Italia 2022, non si bara sul Quirinale - Città Nuova

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Il profilo di un presidente in grado di accompagnare questo decisivo passaggio non si può inventare con qualche mossa tattica

Ridurre quest’appuntamento ad una partita a poker, con l’asso calato dal giocatore più furbo al momento migliore, sarebbe un colpo ferale per un Paese dove l’astensionismo raggiunge livelli preoccupanti.

Siamo, dunque, davanti ad una vera e propria investitura che rimanda alle grandi questioni sul potere, il suo fondamento e il limite che deve osservare colui che è chiamato ad esercitarlo. (Città Nuova)

Ne parlano anche altri media

Al momento in cui ascriviamo, però, i nomi sul tavolo sarebbero quelli di Mario Draghi, Silvio Berlusconi e anche Sergio Mattarella, sebbene al momento sembra non avere intenzione di accettare un secondo mandato Il Parlamento è convocato per il 24 gennaio alle ore 15, ma l'iter si concluderà probabilmente nel giro di un mese. (Il Caffè.tv)

Un compito non facile per il Parlamento e delegati regionali, i quali dovranno trovare una figura comune in grado di. Leggi la notizia integrale su: Newsicilia. (GeosNews)

Chiudere una fase della vita è arduo ad ogni livello, dal più piccolo a quello di maggiore responsabilità, e non aiutano gli onori e le gratificazioni. Essi ruotano intorno alle trattative per la corsa al Colle ma anche ai destini della legislatura e alla vita del governo Draghi. (La Voce di New York)

L’attuale presidente del Consiglio Mario Draghi, che moltissimi osservatori individuano come il principale candidato, non ha mai chiarito esplicitamente se si consideri o meno in corsa. Come detto, Mattarella ha pi volte ribadito la sua contrariet a una sua rielezione. (Roccarainola.net)

Anche se l’elezione del presidente della Repubblica non vincola nessuno a schieramenti precostituiti. Cosa succede se per quella data non avremo il nuovo inquilino del Colle? (Avanti!)

La corsa al Quirinale. La lunga corsa verso la presidenza della Repubblica, d’altra parte, sempre mortifica i candidati troppo desiderosi, superbi e sicuri di sé. Anche per il Presidente in carica, infatti, la regola del Quirinale prescrive l’ormai ben noto voglioso distacco (Eastwest.eu)