Ucraina, partita la prima nave con il grano dal porto di Odessa

Tiscali Notizie ESTERI

(askanews) - La prima nave con un carico di grano ucraino è partita dal porto di Odessa intorno alle 8:30 del mattino, ora turca, le 7:30 circa in Italia.La nave da carico Razoni battente bandiera della Sierra Leone è diretta in Libano.

La nave dovrebbe arrivare domani a Istanbul, dove avranno luogo le ispezioni concordate a Istanbul da Nazioni Unite, Russia, Ucraina e Turchia, per proseguire poi la sua rotta con destinazione il Libano. (Tiscali Notizie)

La notizia riportata su altri media

Il ministero della Difesa turco in una nota lo aveva annunciato: “La partenza della nave mercantile Razoni, battente bandiera della Sierra Leone e carica di mais, lascerà il porto di Odessa diretta in Libano“. (Il Fatto Quotidiano)

Ci sono 26mila tonnellate di mais nella prima nave diretta in Libano che ha lasciato il porto di Odessa questa mattina. Durante le celebrazioni Putin firma il nuovo regolamento della Marina che "delinea i confini e le aree degli interessi nazionali della Russia" (ilmessaggero.it)

Guerra Russia Ucraina: la prima nave con un carico di grano ha lasciato il porto ucraino ed è diretta verso il Libano. (Nanopress)

Grazie all'accordo raggiunto nelle scorse settimane anche con la Russia la spedizione di grano dall'Ucraina può così riprendere dopo il lungo stop a causa della guerra. L'intesa mediata a livello internazionale dovrebbe liberare grandi scorte di prodotti ucraini sui mercati esteri e alleviare la crescente crisi della fame (Liberoquotidiano.it)

La nave si sposterà "sul corridoio la cui sicurezza è stata confermata dai nostri partner e garanti, l'Onu e la Turchia" e trasporta "26mila tonnellate di mais ucraino", ha confermato il ministro delle Infrastrutture ucraino, Oleksandr Kubrakov. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Il bombardamento su Mykolaiv è probabilmente la ritorsione russa all'attacco di un drone al quartier generale della flotta russa del Mar Nero a Sebastopoli Leggi Anche 22/07/2022 Svolta sul grano fra Russia e Ucraina (Vatican News - Italiano)