Fini condannato per l’acquisto della casa di Monte Carlo

Riviera24 INTERNO

Monaco. L'ex presidente della Camera Gianfranco Fini è stato condannato oggi a una pena di 2 anni e 8 mesi nel processo relativo alla vendita di un appartamento a Montecarlo donato da una contessa alla Movimento Sociale Italiano. La decisione è stata presa dai giudici del tribunale di Roma. Nel medesimo procedimento, sono stati condannati la compagna Elisabetta Tulliani a 5 anni, il fratello Giancarlo a 6 anni e il padre di entrambi, Sergio, a 5 anni. (Riviera24)

Se ne è parlato anche su altri giornali

La mancata uscita dei giornali per la festa del lavoro ha allungato la vita a quelli di ieri. Dove la condanna di Gianfranco Fini, in primo grado, a 2 anni e 8 mesi di carcere in un processo per riciclaggio durato 7 anni si trovava sulle prime pagine. (Start Magazine)

Fini, però, intervistato dal Corriere della Sera, ha anche sottolineato che "non c’è stato accanimento. "È stato un processo paradossale con una sentenza illogica": così l'ex presidente della Camera Gianfranco Fini ha commentato la condanna in primo grado a 2 anni e 8 mesi di carcere per aver autorizzato la vendita di "quella maledetta casa a Montecarlo". (Liberoquotidiano.it)

E le decisioni prese al G7 sull’ambiente, con un’importante apertura sull’energia nucleare di quarta generazione. I migranti irregolari che dal Regno Unito scappano in Irlanda per evitare la deportazione in Ruanda. (Corriere della Sera)

I Carabinieri della Stazione di Alatri hanno eseguito un ordine di carcerazione emesso dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Frosinone, nei confronti di un 45enne di Alatri già gravato da precedenti penali. (Frosinone News)

Ha perso tutto a Montecarlo. Ora si può fare il punto sulla grande roulette della vita di Gianfranco Fini. Ora che il futuro dell’ex leader di Alleanza Nazionale è segnato (condanna di 2 anni e 8 mesi per “concorso morale in riciclaggio”, contro i 5 anni alla compagna e 6 al cognato e i 5 al suocero: quando si dice il senso della famiglia), fermo restando i doverosi appelli che gli riserva la giustizia degli uomini; bè, ora la domanda sorge spontanea. (Liberoquotidiano.it)

Il cognato di Fini non si aspettava la condanna a 6 anni, anzi fermamente credeva nell’assoluzione piena: «Io ho fatto lobbying, non riciclaggio», la sua delusione scaturiva limpida dal vivavoce dell’avvocato. (Corriere Roma)