Storm Shadow, i nuovi missili che cambiano il ruolo dell’Italia nella guerra in Ucraina

la Repubblica ESTERI

La consegna dei missili “Storm Shadow” all’Ucraina segna un momento di svolta nel contributo italiano alla guerra. Si tratta infatti di armi che per raggio d’azione, tipo d’impiego e carica distruttiva sono addirittura superiori a quelle fornite dagli statunitensi. Più volte negli scorsi mesi gli attacchi condotti dalle forze di Kiev usando gli identici sistemi donati da Francia e Gran Bretagna h… (la Repubblica)

La notizia riportata su altri media

Secondo quanto dichiarato dal ministro della Difesa britannico Grant Shapps durante un tour alla fabbrica della MBDA – una delle più grandi aziende militari britanniche – l’Italia ha ceduto all’esercito ucraino i missili Storm Shadow. (Il Fatto Quotidiano)

Parlando di questi missili, definite armi «straordinarie» che «stanno facendo una differenza molto significativa», il titolare del dicastero britannico ha detto che a posizionarli per l’uso, «in particolare in Crimea», sono «il Regno Unito, la Francia e l’Italia». (L'INDIPENDENTE)

Fino ad ora si sapeva che i missili prodotti da Mbda, munizioni supersoniche da attacco in profondità (e non difensivi, dunque), erano stati spediti nell’ordine di qualche decina all’alleato ucraino. “Gli Storm Shadow sono strumenti letali. (L'HuffPost)

La Gran Bretagna, l’anno scorso, ha fornito missili a lungo raggio all’Ucraina. Si tratta degli Storm shadow di produzione anglo-francese, conosciuti anche con la sigla Scalp, cioè Sistema di crociera autonomo a lunga portata. (Avanti Online)

Il sistema di difesa aerea richiesto dal premier Zelensky infatti sta per essere trasferito all’Ucraina nel nono pacchetto italiano che il ministro Guido Crosetto sta per firmare. Samp/T e Storm Shadow. (Il Fatto Quotidiano)

Anche l’Italia, insieme al Regno Unito e alla Francia, ha fornito all’Ucraina i missili da crociera Storm Shadow/SCALP EG, impiegati da diversi mesi imbarcati sui velivoli da combattimento Sukhoi Su-24M ucraini per colpire in profondità obiettivi nelle retrovie delle forze russe in Crimea e nei territori ucraini sotto il controllo di Mosca. (Analisi Difesa)