Bonus edilizi, cosa cambia nel 2023? Quali agevolazioni restano e quali sono in scadenza

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I bonus edilizi rappresentano un'ampia fetta di agevolazioni fiscali a favore del contribuente. Ogni anno in legge di Bilancio il governo stabilisce scadenze e parametri anche per gli incentivi in campo edilizio. Spesso, i bonus (soprattutto quelli più «famosi» e richiesti come quello per le ristrutturazioni, l'ecobonus o lo sconto sui mobili e gli elettrodomestici) vengono confermati di anno in anno senza sostanziali modifiche. (Money.it)

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Se invece le domande sono state inviate dal 1° marzo 2022, il pagamento avverrà a partire dalla fine del mese successivo a quello di presentazione delle stesse Assegno unico figli, tetto Isee a 40mila euro. (Quotidiano di Ragusa)

Nelle corso delle scorse settimane si è tanto parlato delle modifiche che il Governo Meloni ha deciso di apportare al Superbonus 110%, che è indubbiamente una delle agevolazioni più convenienti degli ultimi anni. (La Legge per Tutti)

Per le persone fisiche, il pagamento dell’intera spesa entro il 31 dicembre 2022, indipendentemente dallo stato di completamento dei lavori previsti, permette di beneficiare del bonus facciate anche per gli interventi che saranno effettivamente realizzati nel 2023. (Ipsoa)

Fra le misure per la casa riconfermate dal governo Meloni, troviamo il tanto discusso Superbonus, che però subirà delle modiche, passando dal 110% al 90% nel 2023, al 70% nel 2024 e al 65% nel 2025; il Sisma bonus (in vigore fino al 31 dicembre 2024, con la possibilità di detrarre fino all’85% dell’esborso con un tetto massimo di spesa di 96mila euro); l'Ecobonus, con detrazione fino al 65% e valido fino al termine del 2024; il Bonus mobili (riconfermato anche per gli anni 2023 e 2024, ma con un massimo di spesa sceso a 5mila euro); il Bonus acqua potabile (in vigore fino al 31 dicembre 2023, con detrazione fino al 50% su un tetto pari a 1.000 euro); il Bonus verde, che prevede un intervento fino al 36% sulle spese che non superino 5mila euro e sarà in vigore sino alla fine del 2024; e il Bonus ristrutturazione, che prevede una detrazione del 50% su un tetto massimo di spesa fino a 96mila euro. (ilGiornale.it)

Superbonus 110% Il Superbonus 110%, forse la misura più acclamata, prevedeva inizialmente una detrazione del 110% delle spese sostenute per la realizzazione di specifici lavori finalizzati all’efficienza energetica e all’adozione di misure antisismiche degli edifici. (Adnkronos)

Si tratta perlopiù di bonus introdotti dai precedenti governi, che l'attuale esecutivo ha rimodulato o confermato. Il tempo stringe. (La Gazzetta dello Sport)