Rozzano, uccise suocero dopo abusi su bimba: condannato a 20 anni

Sky Tg24 INTERNO

Il suo complice, accusato di averlo accompagnato in motorino sul luogo del delitto, è stato condannato a 18 anni di carcere.

È stato condannato a 20 anni di carcere, con rito abbreviato, il 35enne accusato di avere sparato e ucciso il suocero che era indagato per violenza sessuale nei confronti della nipotina, figlia dell'uomo, il 25 febbraio a Rozzano, alle porte di Milano.

Gli imputati sono accusati di omicidio volontario premeditato, per loro il pm aveva chiesto due ergastoli. (Sky Tg24 )

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Il complice, accusato di averlo accompagnato in motorino sul luogo del delitto, è stato condannato a 18 anni di carcere. Omicidio Rozzano, si costituiscono i killer di Antonio Crisanti. (Rai News)

Quella sera, il complice ha accompagnato il 35enne in motorino sul luogo dell'esecuzione. È stato condannato a vent'anni di carcere con rito abbreviato il 35enne che uccise il suocero accusato di aver abusato della nipotina, figlia dell'uomo, a Rozzano (Today)

La ragazza era insieme al suo fidanzato quando, mentre raggiungevano la propria autovettura, sono stati travolti dalla Opel Zafira di Corvino. Corvino ha sempre sostenuto di aver perso il controllo del mezzo (viaggiava a 59 km/h) dopo aver sorpassato un’auto parcheggiata in doppia fila. (FoggiaToday)

Il gup Aurelio Barazzetta ha riconosciuto al 35enne le attenuanti equivalenti alle aggravanti, ovvero la premeditazione e la recidiva reiterata per altri reati. All'ultimo, però, il 63enne non si era presentato in Tribunale ed era rimasto invece in compagnia dei familiari. (Leggo.it)

Le motivazioni del processo abbreviato, con lo sconto di un terzo sulla pena, saranno depositate tra 60 giorni. Il forte turbamento emotivo provato dall’uomo, dopo avere saputo degli abusi sessuali subiti dalla figlia piccola da parte del nonno, ha determinato la concessione delle “attenuanti generiche” nel processo abbreviato al 35enne. (L'HuffPost)

Di recente, l’ex compagna del 35enne, si è costituita parte civile nel processo, con una richiesta simbolica di risarcimento di un euro, per prendere le distanze dal gesto compiuto dall’ex compagno. (Giornale dei Navigli)