Bayer condannata a risarcire danni per il farmaco anticolesterolo Lipobay

L'HuffPost SALUTE

Quindi anche quando Big Pharma corre ai ripari, il ‘ravvedimento’ è una ’attenuante″ .

Sconfitta in Cassazione per il colosso farmaceutico Bayer condannato a risarcire i danni alla salute provocati dal suo farmaco anticolesterolo Lipobay - ritirato volontariamente dal commercio nel 2001 - a un medico veneziano che nel 1999 aveva iniziato ad assumere il prodotto per poi sviluppare seri problemi ai muscoli e alla respirazione, con conseguenti ricoveri. (L'HuffPost)

La notizia riportata su altri giornali

Inoltre, precisa la Corte, "ad escludere la responsabilità del produttore di farmaci non è invero sufficiente nemmeno la mera prova di aver fornito - tramite il foglietto illustrativo (c. In altri termini, "il farmaco difettoso ha nello specifico caso concreto in esame assunto carattere anche dannoso". (Il Sole 24 ORE)

Il farmaco era stato ritirato volontariamente dal commercio nel 2001 dalla stessa azienda. Inoltre gli 'ermellini' hanno escluso che il bugiardino fosse sufficientemente chiaro ad informare dei rischi correlati all'assunzione del farmaco definito "dannoso e difettoso". (Sky Tg24 )

Il farmaco era stato ritirato volontariamente dal commercio nel 2001. Bayer sconfitta in Cassazione: condannata a risarcire danni per Lipobay. Condividi. Sconfitta in Cassazione per il colosso farmaceutico Bayer condannato a risarcire i danni alla salute provocati dal suo farmaco anticolesterolo Lipobay a un medico veneziano che nel 1999 aveva iniziato ad assumere il prodotto per poi sviluppare seri problemi ai muscoli e alla respirazione, con conseguenti ricoveri. (Rai News)

I giudici della Corte di Cassazione hanno escluso che il cosiddetto “bugiardino” fosse sufficientemente chiaro ed informasse dei rischi correlati all’assunzione del farmaco definito «dannoso e difettoso». (la Nuova di Venezia)

Non è ancora nota la cifra del risarcimento ma i giudici hanno dichiarato che il bugiardino non fosse sufficientemente chiaro ad informare dei rischi correlati all'assunzione del farmaco definito «dannoso e difettoso». (ilmessaggero.it)