Cinisello Balsamo, la donna vittima di stalking: «Le mie foto intime sui volantini, per salvarmi ho dovuto assumere un investigatore»

Corriere Milano INTERNO

Di questo persecutore, di anni 44, nazionalità italiana e professione saldatore, non scriveremo altre coordinate, dall’identità alla residenza, fermandosi il diritto di cronaca al fatto che ha dei figli che vanno protetti dall’eco mediatica; si sappia che l’uomo, condannato dalla Procura di Monza al braccialetto elettronico e all’obbligo di firma, tace al telefono. Del resto cosa mai avrebbe da dire? Ha rovinato l’esistenza all’ex fidanzata, che abita a Cinisello Balsamo, hinterland di Milano, con fogli A4 appesi ovunque per mesi e riportanti nome e cognome, numero di telefono, insulti d’ogni sorta, tipologia e luogo di lavoro, foto senza vestiti estrapolate da video girati di nascosto... (Corriere Milano)

Se ne è parlato anche su altri media

Che oggi ha raccontato la sua storia al Corriere della Sera. La storia del revenge porn a Cinisello Balsamo non è finita con la condanna al braccialetto elettronico per l’uomo che ha tappezzato la città di foto intime della sua ex. (Open)

“A due mesi dalle elezioni Europee – spiega il sindaco Campoli – intendo fare chiarezza immediatamente: non sosterrò alcun partito politico per evitare qualsiasi inutile polemica sulla battaglia per una sanità migliore che sto portando avanti con il comitato e con tanti cittadini comuni. (Frosinone News)

Una relazione durata solo 9 mesi, ma che ha portato lunghi strascichi. Queste ultime, estrapolate da un video intimo girato a sua insaputa. (Leggo.it)

Una storia di violenza e molestie quella che si è consumata a Cinisello Balsamo, alle porte di Milano, dove una donna di 40 anni è stata vittima di una grave violazione della privacy, quando il suo ex compagno ha diffuso per la città manifesti con foto intime e i suoi dati personali. (Oggi Treviso)

"È bruttissimo non essere libera di dire ‘No, non voglio più stare con te' senza poter continuare a fare la tua vita tranquillamente". Queste parole, dette a Fanpage.it dalla donna che nei mesi scorsi è stata vittima di revenge porn in provincia di Milano, sintetizzano bene uno dei cardini della violenza di genere: la negazione dell'altrui diritto a scegliere per sé. (Fanpage.it)

Se mi sono salvata da un epilogo peggiore, tragico — poteva avvenire di tutto, forse sarebbe avvenuto — è perché ho assunto un investigatore». O meglio, i tempi della giustizia, per noi comuni cittadini, sono lunghi. (Vanity Fair Italia)