Burocrazia vs rinnovabili, il rapporto di Legambiente

Qualenergia.it INTERNO

In Italia lo sviluppo delle rinnovabili continua ad essere una corsa ad ostacoli. A pesare in prima battuta norme obsolete e frammentate, la lentezza degli iter autorizzativi, gli ostacoli e le lungaggini burocratiche di Regioni e Soprintendenze ai beni culturali, i due principali colli di bottiglia dei processi autorizzativi. Il risultato finale è che nella nostra Penisola l’effettiva realizzazione di nuovi impianti da fonti pulite resta timida e insoddisfacente, quasi un miraggio nel 2022. (Qualenergia.it)

Ne parlano anche altri media

Ostacoli normativi, burocratici e culturali: il nuovo report di Legambiente “Scacco matto alle rinnovabili 2023” denuncia gli impedimenti che frenano la transizione energetica in Italia e le sabbie mobili burocratiche che condannano la Penisola. (LA NOTIZIA)

In Italia lo sviluppo delle rinnovabili continua ad essere una corsa ad ostacoli. Secondo il nuovo report di Legambiente «Scacco matto alle rinnovabili 2023», presentato alla Fiera sulla transizione energetica K. (Corriere della Sera)

Italia in forte ritardo nella realizzazione di nuovi impianti da rinnovabili: sono 1364 quelli in lista d'attesa e ancora in fase di valutazione, il 76% distribuito tra Puglia, Basilicata, Sicilia e Sardegna. (quotidianodipuglia.it)

E’ nelle Regioni che i progetti di nuove fonti rinnovabili si arenano in Italia. Nel 2022 gli enti locali maggiori hanno autorizzato appena l’1% dei progetti di centrali solari, e lo 0% di quelli di centrali eoliche. (Il Dispaccio)

Secondo il report di Legambiente “In Italia lo sviluppo delle rinnovabili continua ad essere una corsa ad ostacoli. A pesare in prima battuta norme obsolete e frammentate, la lentezza degli iter autorizzativi, gli ostacoli e le lungaggini burocratiche di Regioni e Soprintendenze ai beni culturali i due principali colli di bottiglia dei processi autorizzativi. (ravennanotizie.it)

Ostacoli che comprendono lentezza degli iter autorizzativi e lungaggini burocratiche da parte di Regioni e Soprintendenze, ma anche la contrarietà degli enti locali. (La Nuova Riviera)