Chef Rubio ribatte a Liliana Segre: "Silenzi assordanti sulla Palestina"

IL GIORNO INTERNO

Ci sarebbe anche Chef Rubio tra le 24 persone denunciate dalla senatrice Liliana Segre. Segre ha formalizzato la denuncia nei giorni scorsi a Milano contro le minacce e gli insulti online che le sono stati rivolti. Oggi Chef Rubio, ex giocatore di rugby con un passato in tv, con una serie di tweet ha replicato alla senatrice parlando di "silenzi assordanti". Il presentatore di 'Unti e Bisunti' ed ex giocatore di rugby stamane ha parlato di "silenzi assordanti" di Liliana Segre a proposito "dell'occupazione" della Palestina "da parte della colonia d'insediamento nazista israeliana - si legge sul suo profilo social - vantandone diritti in base ad appartenenze etniche che in realtà sarebbero religiose". (IL GIORNO)

La notizia riportata su altri media

La senatrice, sopravvissuta al dramma della Shoah, di cui si è fatta testimone per le nuove generazioni, è stata spesso oggetto di insensati attacchi alla sua persona, in molti casi con parole violente, come aveva lei stessa raccontato al primo Forum Nazionale delle Donne Ebree d'Italia organizzato dall'associazione Adei-Wizo a Palazzo Marino a Milano (Vanity Fair Italia)

Chef Rubio nuovamente nella bufera. Lo chef del piccolo schermo rientra nell’elenco delle 24 persone denunciate da Liliana Segre per insulti e minacce online. (ilGiornale.it)

Fonte: Discovery Nella giornata di martedì 6 dicembre Liliana Segre ha presentato alla Sezione Indagini Telematiche del Reparto Operativo dei Carabinieri di Milano ben 24 denunce nei confronti degli autori di post, commenti offensivi e minacce ricevute dalla Senatrice a vita sui social network, scatenatesi dopo le aperte prese di posizione contro l’invasione dell’Ucraina e a favore dei vaccini anti-Covid. (Libero Magazine)

(LaPresse) – Ci sarebbe anche lo chef Rubio tra i 24 denunciati dalla senatrice Liliana Segre, che ieri ha formalizzato la sua denuncia per insulti e minacce ricevuti online, dopo avrlo annunciato lo scorso mese di novembre (LaPresse)