Una commissione speciale sull'emergenza Covid per capire l'evoluzione del Covid in Fvg

Telefriuli SALUTE

Partito democratico, Movimento 5 Stelle, Patto per l’autonomia, Cittadini, Open Fvg e Walter Zalukar hanno presentato una mozione per chiedere l’istituzione di una commissione speciale, non più di inchiesta, come da precedente richiesta bocciata.

«Quella organizzata - hanno accusato Ussai e i colleghi - è una vera gogna con dall’altra parte il vicepresidente Riccardo Riccardi, i direttori delle Aziende sanitarie e i dirigenti della Terapie intensive, un siparietto inaccettabile e del tutto simile alla corte marziale»

L’obiettivo - hanno spiegato - è di capire cosa non ha funzionato durante la seconda e terza ondata che ha visto il Friuli Venezia Giulia come una delle peggiori regioni per contagio e decessi. (Telefriuli)

Se ne è parlato anche su altri giornali

Per quanto riguarda la fascia d’età 60-69, un’altra che finora non sta mostrando un’adesione soddisfacente, ieri le prenotazioni sono state 4.418. Insomma, poco meno di 100 mila dosi sono in attesa di essere inoculate. (Il Piccolo)

Valerio Valenti, prefetto di Trieste, non ha mai nascosto le preoccupazioni da movida: assembramenti fuori controllo che possono vanificare gli sforzi di contenimento del coronavirus. Il periodo dal 26 aprile al 2 maggio è comparabile al trend di metà ottobre. (Il Piccolo)

Attualmente, i casi sono 3,4 ogni mille residenti, pari a 689 positivi (erano 962 15 giorni fa), 1.285 persone in quarantena e 704 decessi complessivi. Guardando, infine, ai capoluoghi, resta Trieste quello con il maggior tasso di contagio, pur se in netto miglioramento rispetto a due settimane fa. (Il Friuli)

Al momento, infatti, il nostro sistema sanitario ha sia una buona disponibilità di vaccini sia la capacità di somministrarli a un numero elevato di persone". Se non ci sarà un'inversione di tendenza nell'andamento delle prenotazioni, Riccardi valuta l'ipotesi di estendere la campagna vaccinale anche ad altre fasce d'età (Telefriuli)

Per Spitaleri “proprio per la necessità di collegamenti con il Governo nazionale, la riforma della sanità dev’essere fatta con tutte le forze politiche e sociali che ci staranno. “Va benissimo partire dai medici di medicina generale – rileva Spitaleri - coinvolgendoli finalmente e pienamente nella campagna vaccinale ma, preso atto che quella varata alla fine del 2018 è ormai inutilizzabile, la riforma della sanità richiede un impegno decisamente maggiore. (Il Friuli)

Complice la comunicazione sui possibili effetti collaterali dei vaccini, le prenotazioni continuano ad andare a rilento Sull’arrivo dell’estate contano in molti anche per completare la vaccinazione tra i più giovani e raggiungere, così, l’immunità di gregge. (Il Messaggero Veneto)