Marina Brambilla: "Vittoria dedicata a colleghe e studentesse"

TGR Lombardia INTERNO

"Le donne sono ancora in numero minoritario in istituzioni e atenei, ma tre rettrici a Milano sono un segnale per tutto il Paese". Le parole della neo rettrice dell'Università Statale Marina Brambilla, ospite del telegiornale: “Il diritto allo studio sarà al centro della mia azione. Mi impegnerò per aumentare il numero di posti letto nelle nostre residenze". In studio Giuditta Castellanza (TGR Lombardia)

Su altri giornali

È la prima donna alla guida della Statale, che proprio quest'anno ha compiuto un secolo: “Ci sono voluti 100 anni – è stato il primo commento di Brambilla – ma ce l'abbiamo fatta. Dopo 100 anni possiamo rappresentare anche i vertici del nostro ateneo e io vorrei che questo fosse un risultato anche per le colleghe, le ricercatrici le studentesse. (Luce)

Erano sette dieci anni fa, ora sono 13 le «magnifiche» d’Italia, e rappresentano il 15 per cento delle 85 università della Crui, la conferenza dei rettori, guidata tra l’altro da una donna Giovanna Iannantuoni, che è a capo della Bicocca. (Corriere della Sera)

L’Università Statale di Milano, per la prima volta in un secolo di esistenza, avrà una rettrice donna: si tratta di Marina Marzia Brambilla, 50 anni, docente di Linguistica tedesca. La nuova rettrice subentrerà a Elio Franzini e guiderà la Statale per i prossimi 6 anni: entrerà infatti ufficialmente in carica il prossimo 1° ottobre e il suo mandato si concluderà il 30 settembre 2030. (Donna Moderna)

Con Brambilla la percentuale di rettrici nel nostro Paese sale al 15 per cento: ancora poche, visto che i loro colleghi sono 72. Con l’elezione di Marina Brambilla alla guida della Statale di Milano, le «magnifiche rettrici» in Italia salgono a 13. (Corriere della Sera)

Queste le parole di Marina Brambilla, prima rettrice donna dell’Università Statale di Milano, subito dopo la vittoria delle elezioni. Penso alle studentesse, alle colleghe, alle ricercatrici, alle donne del personale che in questi anni hanno preparato la strada con impegno e passione, perché oggi anche la Statale sia in grado di riconoscere il contributo delle donne nell’organizzazione del nostro Ateneo”. (Adnkronos)

Un consenso ampio, il suo, conquistato anche grazie ad un programma che prevede diversi interventi: rendere Campus Mind e Città Studi, centri di riferimento a livello nazionale e internazionale, valorizzare la ricerca scientifica, creare nuove infrastrutture, consolidare i poli di medicina con il territorio, rafforzare i rapporti con il sistema sanitario nazionale e i poli di ricerca, porre attenzione agli studenti sotto il profilo dell'offerta formativa e dei servizi, sviluppare il welfare. (R101)