Lavoro, boom di dimissioni (volontarie) tra i giovani. «Cercano posti migliori»

Corriere della Sera ECONOMIA

È boom di dimissioni volontarie da parte di giovani neoassunti in mansioni impiegatizie in aziende del Nord.

«Siamo stati colti di sorpresa nella maggior parte dei casi anche se dei segnali erano già ravvisabili – spiega Matilde Marandola, Presidente Nazionale Aidp -

Si cercano posti di lavoro maggiormente soddisfacenti da un punto di vista umano e in grado di garantire più equilibrio tra vita privata e lavoro. (Corriere della Sera)

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Uno su quattro è alla ricerca di un nuovo senso di vita. Un’indagine commissionata da Aidp. Questi sono alcuni dei risultati dell’indagine Aidp su un campione di circa 600 aziende elaborate dal Centro Ricerche Aidp guidato dal professor Umberto Frigelli sull’aumento esponenziale delle dimissioni volontarie. (Economy Magazine)

I settori più «colpiti» I settori che maggiormente rimangono scoperti sono Informatico e Digitale (32%), Produzione (28%) e Marketing e Commerciale (27%). È boom di dimissioni volontarie da parte di giovani neoassunti in mansioni impiegatizie in aziende del Nord. (GameGurus)

Siamo stati colti di sorpresa nella maggior parte dei casi anche se dei segnali deboli dello sviluppo di questo fenomeno erano già ravvisabili – spiega Matilde Marandola, presidente nazionale Aidp - Aumentano le dimissioni volontarie in Italia, soprattutto tra i giovani: Aidp ha indagato sulle cause e sulle conseguenze per le aziende. (PMI.it)

Il dibattito sul fenomeno. Da alcuni mesi in Italia si parla del fenomeno delle cosiddette “grandi dimissioni”, dibattito avviato proprio da un contributo qui su lavoce. Per comprendere il fenomeno delle cosiddette grandi dimissioni occorre avere un identikit più preciso di quali lavoratori hanno lasciato volontariamente il posto di lavoro nel 2021. (Lavoce.info)

Secondo quanto scrive l’autore dell’articolo, Ian Cook “Nel luglio 2021 quattro milioni di americani hanno deciso di lasciare il lavoro. Lasciano il lavoro soprattutto i giovani fra i 26 ai 35 anni, seguiti dai colleghi di poco più anziani, fino ai 45 anni di età (Luce)

Great Resignation: che cos’è? Ma quali sono le cause che stanno portando i giovani alla grande fuga? (Il Digitale)