Covid-19 e plasma terapia, la Regione: “I dati sono ancora scarsi”

Reggionline SALUTE

Innanzitutto, il fatto che non si sappia se gli anticorpi presenti nel siero dei pazienti guariti siano protettivi e per quanto perdurino.

Pierluigi Viale, direttore dell’unità di Malattie infettive del Sant’Orsola: “Prima di considerarla terapia di riferimento, è necessario verificarne l’efficacia in altri contesti”.

Un’ulteriore perplessità giunge dall’ipotesi che la somministrazione di plasma contenete anticorpi di un’altra persona possa innescare patologie immuno-mediate”. (Reggionline)

Su altri media

Inserendo con una trasfusione nell’organismo dei malati questi stessi anticorpi sviluppati da coloro che sono già guariti, si può ottenere un processo immunizzante accelerato. La speranza che la cura al plasma rappresenti il rimedio per il coronavirus, in attesa del vaccino, si fa sempre più concreta. (Money.it)

Alcuni pazienti affetti da Covid-19 sono guariti completamente in sole 48 ore. Gli studiosi sostengono che funziona in pazienti appena entrati in terapia intensiva, quando si è appena sviluppata una grave insufficienza respiratoria. (TifosiPalermo)

“Vi sono alcune perplessità di fondo rispetto a tale terapia- sottolinea Viale-. “Tuttavia i dati di letteratura sono al momento molto scarsi, quasi aneddotici: si riferiscono infatti a meno di venti pazienti, tutti in fase di malattia avanzata e tutti co-trattati con altri farmaci, per cui è difficile trarre conclusioni definitive- aggiunge-. (RavennaNotizie.it)

Coronavirus, De Donno (Ospedale di Mantova): "La cura con il plasma funziona, ragazzo di 28 anni senza febbre in 24 ore". Giuseppe De Donno dell’Ospedale di Mantova parla del successo ottenuto con il plasma per la cura del coronavirus. (Notizie.it )

“Vi sono alcune perplessità di fondo rispetto a tale terapia - sottolinea Viale -. Bologna, 4 maggio 2020 – Le perplessità del professor Pierluigi Viale frenano la Regione Emilia Romagna in merito alla possibilità di adottare la plasma terapia per affrontare il Coronavirus. (il Resto del Carlino)

“Tuttavia i dati di letteratura sono al momento molto scarsi, quasi aneddotici: si riferiscono infatti a meno di venti pazienti, tutti in fase di malattia avanzata e tutti co-trattati con altri farmaci, per cui è difficile trarre conclusioni definitive- aggiunge-. (forlinotizie.net)