4 calciatrici di Herat arrivate a Fiumicino, altre non ce l'hanno fatta a raggiungere Kabul

Rai News INTERNO

Lo si apprende a Firenze dalla ong Cospe che ha seguito tutte le fasi insieme alle autorità italiane attive sul posto.

Con loro ci sono l'allenatore e i familiari tra cui bimbi.

Il gruppo è di 15 persone.Altre componenti della squadra non ce l'hanno fatta ad arrivare nella capitale, altre non sono partite da Herat, alcune ben prima dell'occupazione di Kabul da parte dei talebani erano emigrate in Iran (Rai News)

Ne parlano anche altri giornali

E decollerà nel primo pomeriggio da Kabul l'ultimo C-130 italiano del ponte aereo allestito per mettere in salvo i profughi. Le loro attività nei progetti con la ong italiana in tutte le province dell'Afghanistan sono note ai talebani così come i loro nominativi. (Notizie - MSN Italia)

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E dal suo avvio sono circa 9.300 circa le donne che sono state esaminate. Resta una grande angoscia per tutte coloro che sono rimaste a Herat e nel Paese e che non potranno più accedere al centro e alle cure mediche (Io Donna)

di Francesco Lommi. “Mi rivolgo alla comunità internazionale e alla politica, chiedendo loro di non dimenticare e abbandonare il nostro paese, l’Afghanistan, e di intervenire”. È l’appello di F.R, 40 anni, una delle dottoresse che lavoravano al centro per la prevenzione del tumore al seno della Fondazione Veronesi a Herat, ora caduto in mano ai talebani. (Luce)

Questo antico proverbio, che ha caratterizzato da sempre la cultura e la mentalità in Afghanistan, oggi non vale più per la popolazione in fuga dai talebani. Il proverbio “Voi avete gli orologi, noi abbiamo il tempo” non vale più in Afghanistan. (Difesa e Sicurezza)

Lì, grazie alla Fondazione Veronesi, siamo stati messi su un aereo militare e siamo arrivati in Italia" “Fino a un mese fa ero la responsabile del centro, mi occupavo delle mammografie e dei tumori al seno", racconta infatti a La Stampa una delle dottoresse, "Ora non c’è più nessuno che lo faccia. (Yahoo Finanza)