'Liste d'attesa, il problema è strutturale'

Il Friuli SALUTE

Un confronto tanto più urgente, secondo la Cgil, a fronte della delibera sul riassetto della sanità in rapporto agli obiettivi del Pnrr.

"È in gioco – concludono Giacaz, Treu e Olivo – la sanità dei prossimi anni, la qualità dei servizi sociali, l’integrazione sociosanitaria, il futuro della medicina di prossimità.

Non a caso l’Arcs prevede un ulteriore allungamento dei tempi di attesa, certificando così l’assoluta inefficacia delle misure messe in campo dall’assessorato, ivi inclusa la delibera 1061 del 3 agosto scorso, di fronte a un’emergenza che non è contingente, ma strutturale". (Il Friuli)

Ne parlano anche altre fonti

Cgil e Usb: "Deve essere una fondazione pubblica a gestire lo sport natatorio e non solo". Secondo Cgil e Usb la soluzione migliore sarebbe quella di una gestione dello sport natatorio e non solo da parte di una fondazione pubblica, sotto l'egida dell'amministrazione comunale. (LivornoToday)

0 Condividi Facebook Twitter. Regione Marche – L’Assessore alle Attività Produttive della Regione Marche, Mirco Carloni e le organizzazioni sindacali CGIL CISL UIL regionali hanno firmato, lunedì 4 ottobre 2021, un protocollo di intesa in tema di sviluppo e innovazione. (fanoinforma)

Abbiamo dati positivi sulla ripresa, che però sta avvenendo a scapito delle normative di tutela e sicurezza sul lavoro Oggi il lavoro è sempre più precario e si può essere poveri pur lavorando. (La Gazzetta di Reggio)

Una riforma così importante per i cittadini non può prescindere da una partecipazione attiva e democratica di tutte le componenti del sistema» «Sono mesi – scrivono Giacaz, Treu e Olivo – che denunciamo la gravissima situazione delle liste di attesa e che riscontriamo, attraverso specifici monitoraggi, il mancato rispetto dei tempi previsti dai protocolli. (Telefriuli)

«La flessibilità in uscita, intesa come la possibilità di scegliere liberamente quando andare in pensione all'interno di un range di condizioni definite, sul modello della Riforma Dini, è più che mai attuale ed estensibile a tutta la popolazione, superando quindi i limiti dell'attuale uscita flessibile nel sistema contributivo, previsto dalla riforma Fornero con 64 anni di età, 20 anni di contributi e una pensione superiore a 2,8 volte l'assegno sociale», aggiunge spiegando che «l'introduzione di un sistema di flessibilità in uscita per la pensione, che noi proponiamo a partire dai 62 anni, o con 41 anni di contributi a prescindere dall'età, di per sé non contrasterebbe con l'obiettivo di un innalzamento tendenziale dell'età media di pensionamento, e quindi con la stabilità prospettica del sistema a fronte delle trasformazioni demografiche in corso e quelle previste» La Cgil propone per «i giovani e per chi fa lavori discontinui», una "pensione di garanzia" che valorizzi i periodi senza copertura contributiva, quelli di formazione e inoccupazione legati a politiche attive, «calcolata in maniera crescente sulla base degli anni di contribuzione e di età di accesso al pensionamento». (La Stampa)

Auspichiamo adesso che la lavoratrice rientri quanto prima al proprio di posto di lavoro, tornando a ricoprire mansioni e funzioni svolte fino alla data del suo ingiusto ed illegittimo licenziamento, e siano ripristinate corrette relazioni sindacali” Con questa sentenza - aggiunge Bottiglieri - si stabilisce, una volta di più, che fare attività sindacale, difendere i diritti e le tutele di lavoratori e lavoratrici, non può e non deve essere motivo per un licenziamento per giusta causa. (Ottopagine)