Arrestato un sacerdote a Prato. Festini a base di sesso e droga dello stupro

Antimafia Duemila INTERNO

È un’inchiesta delicata quella che ha portato all’arresto di un sacerdote di Prato, don Francesco Spagnesi.

L’uomo, anche lui di Prato, era stato fermato in auto, con un litro di Gbl, la cosiddetta “droga dello stupro”, importata dall’Olanda.

Gli investigatori grazie agli elementi di indagine hanno potuto scoprire che il sacerdote acquistava la "droga dello stupro" utilizzando i soldi offerti dai fedeli della sua parrocchia. (Antimafia Duemila)

Se ne è parlato anche su altri media

Infatti al termine della messa Don Francesco puntava sulla generosità dei suoi fedeli, per gran parte facoltosi, chiedendo loro di contribuire con le offerte al benessere ed al sostentamento della parrocchia. (Agorà24)

Don Spagnesi secondo la squadra mobile – assicurava attraverso i soldi della parrocchia il denaro per l’acquisto della droga, tra mezzo litro e un litro per volta. Con l’accusa di spaccio e importazione di sostanze stupefacenti è finito ieri in carcere a Prato don Francesco Spagnesi, sacerdote della parrocchia dell’Annunciazione. (Metropolitan Magazine )

Sono necessarie piccole quantità di GBL per provocare nell’assuntore, in un tempo d’azione massimo di 10 minuti, effetti ipnotici, sedativi, dissociativi, e, soprattutto, renderlo sessualmente accondiscendente. (Questure sul web)

Infatti, va sottolineato che il GBL si trova in forma liquida e si presenta incolore, inodore ed insapore, tanto che qualsiasi bevanda può essere adulterata senza destare il minimo sospetto nella vittima. (ATNews)

“Con un litro di sostanza vengono ricavate circa 1.400/1.800 dosi per un potenziale guadagno di 10mila euro”, ha spiegato il dirigente della Squadra Mobile, Federico Mastorci. Si tratta di una droga particolarmente insidiosa, una sostanza chimica nata per combattere l’insonnia o anche altre forme di dipendenza. (Il Quotidiano Italiano - Nazionale)

È bene precisare come, dal litro di sostanza stupefacente del tipo GBL, viene ricavato un quantitativo di dosi da smerciare che va dalle 1400 alle 1800, per un potenziale guadagno complessivo di 10.000 euro. (Quotidiano Piemontese)