Giustizia, via libera governo a pacchetto riforme

Adnkronos INTERNO

Il provvedimento al centro di un colloquio con Meloni riguarda la separazione delle carriere con due diversi concorsi Via libera del governo al pacchetto di riforme della Giustizia da presentare prima delle elezioni Europee di giugno. Il provvedimento al centro di un colloquio con Meloni riguarda la separazione delle carriere con due diversi concorsi, uno per diventare giudice e uno per diventare pubblico ministero (Adnkronos)

La notizia riportata su altri media

Il procuratore denuncia nuovamente il tentativo di far passare i pubblici ministeri sotto il controllo del Governo». NAPOLI. (La Stampa)

L'intenzione dell'esecutivo sembra quella di "fare passare i pubblici ministeri sotto il controllo del governo", anche se per adesso si parla solo di progetti di riforma. (Fanpage.it)

Lo ha detto il procuratore di Napoli Nicola Gratteri rispondendo alla domanda di un giornalista circa l'attenuazione dell'obbligatorietà dell'azione penale. «Sono nettamente contrario - ha detto ancora - e lo ero già quando è stata resa facoltativa la denuncia con la precedente riforma». (ROMA on line)

Il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, incontrerà domani una rappresentanza dell'Associazione nazionale magistrati nella sede del ministero in via Arenula. Nei giorni scorsi la stessa Anm aveva chiesto un incontro al ministro sul tema della riforma della Giustizia, che sarà presentata nelle prossime settimane dal governo. (Il Messaggero Veneto)

E lo fa alla vigilia dell’insediamento della nuova presidente di corte di appello Maria Rosaria Covelli. In sintesi, il procuratore Gratteri si è detto «contrario a tutte le riforme di legge che sono state varate dalla Cartabia in poi», mostrando il proprio disincanto anche nei confronti della annunciata separazione delle carriere («il numero di magistrati che passa da una funzione all’altra, è basso, siamo sullo 0,2 per cento», dice Gratteri); ma anche nei confronti della annunciata riforma della obbligatorietà della azione penale: «Penso agli anziani, che subiscono una truffa e sono costretti a denunciare. (ilmattino.it)

Insisterà per sentirlo? «Abbiamo sempre detto che chiediamo di essere ascoltati per un confronto. Mai necessario come quando in ballo c’è una riforma costituzionale». (la Repubblica)