Hong Kong, gli autoblindo della polizia sfondano i cancelli del Politecnico: 38 i feriti negli scontri
In un Twitter la polizia di Hong Kong ha smentito di aver condotto un raid al PolyU, parlando di operazione di dispersione della folla e di arresti.
– HONG KONG – La guerriglia urbana nel cuore di Hong Kong non accenna a placarsi.
Dopo gli scontri della notte, la polizia antisommossa ha sfondato i cancelli del Politecnico (PolyU) sulla penisola di Kowloon.
Il primo bilancio degli scontri cominciati ieri parla di 38 persone ferite, tra cui anche un uomo di 84 anni. (I-Talicom)
La notizia riportata su altri giornali
La battaglia di Hong Kong si concentra in queste ore attorno al Polytechnic University di Kowloon, con gli studenti asserragliati e armati di un curioso arsenale fai da te, fatto di frecce e catapulte, e sotto l'assedio della polizia. (tvsvizzera.it)
L’evacuazione pacifica è saltata quando la polizia ha ripreso a lanciare i lacrimogeni, spingendo molti studenti a tornare indietro.Sui social media sono circolate le immagini degli studenti ammanettati e schierati in riga in attesa di essere portati via. (la voce d'italia)
Poco prima le 7:00 locali (mezzanotte in Italia), il rettore dell'ateneo Teng Jin-Guang ha reso noto di aver raggiunto una tregua con la polizia a patto che gli studenti fermassero gli attacchi. (Tiscali.it)
Il poliziotto ferito, secondo quanto ha comunicato la stessa polizia di Hong Kong, è un ufficiale di quelli in prima linea con i giubbotti blu, schierati a protezione dei giornalisti. Sul tetto dell'università sono stati visti manifestanti sparare frecce e usare catapulte con proiettili fiammeggianti in direzione delle forze di polizia. (tvsvizzera.it)
'Deponete le armi e uscite in ordine',arresto in vista per tutti. - PECHINO, 18 NOV - La polizia di Hong Kong ha lanciato l'appello alla resa agli studenti arroccati nel campus della PolyU, invitati a deporre le armi e a uscire in modo ordinato. (La Nuova Sardegna)
I manifestanti, quasi tutti studenti, hanno appiccato incendi sui ponti di accesso all’ateneo per frenare l’avanzata delle forze dell’ordine. (la voce d'italia)