Csm, loggia Ungheria: spuntano 40 nomi. Gli interessati minacciano querele • Imola Oggi

Imola Oggi INTERNO

A Ermini lo disse Davigo. Csm e loggia massonica Ungheria, Mattarella sapeva del plico segreto. La vicenda comunque ormai ha scosso la magistratura, che adesso dopo i prolungati silenzi vuole andare a fondo sulla vicenda.

Pioggia di smentite da tutti gli interessati i cui nomi compaiono nella lista della loggia Ungheria, che minacciano querele e si dissociano dalle parole dell’avvocato.

Nel verbale dell’avvocato Amara, infatti, compaiono nomi e cognomi. (Imola Oggi)

Ne parlano anche altre testate

Di certo puntualizzerà anche che Storari, dopo la perquisizione della Contraffato, gli ha rivelato di avere consegnato i verbali a Davigo LA RELAZIONE DI GRECO. Greco intanto smentisce la tesi dell'inerzia del suo ufficio nell'inchiesta sulla loggia, che avrebbe spinto Storari a rivolgersi a Davigo. (ilmessaggero.it)

“Ciclone Fedez sulla Rai”, titolava Repubblica con una grafica modificata rispetto al solito per dare più rilievo all’avvenimento clamoroso. In ottobre Davigo lascia il Csm per ragioni di età e miracolosamente il malloppo insabbiato ricompare nelle redazioni di due giornali: Repubblica e il Fatto. (Il Riformista)

Esiste davvero una loggia massonica chiamata Ungheria oppure i verbali dell’avvocato Piero Amara sono un insieme di fatti veri, verosimili e falsi utili a consumare vendette oppure generare ricatti? La lista della loggia Ungheria «Nella loggia Ungheria — racconta Amara — ci sono vertici delle forze dell’ordine, politici, magistrati, imprenditori, avvocati. (Corriere della Sera)

Sono tra i nomi spuntati nei verbali di Piero Amara sulla presunta loggia massonica coperta denominata Ungheria (Ansa) (La Verità)

Filippo Facci 04 maggio 2021 a. a. a. . Sopra una certa altitudine il corpo comincia nutrirsi delle proprie riserve di grasso: anche se resta immobile. Piercamillo Davigo intanto ha ammesso di aver «informato chi di dovere» di quei verbali ricevuti nella primavera del 2020. (LiberoQuotidiano.it)

Lungo questa traiettoria le due vicende sembrano avere poco o nulla in comune. Non è facile comprendere quanto sia accaduto e cosa possa accadere ancora nella nuova stagione dei veleni che rischia di ammorbare in modo irrimediabile la magistratura italiana. (Il Riformista)