Come sta andando il piano vaccini in Italia? Male, ma nessuno lo dice
Il mio obiettivo è superare le 500.000 somministrazioni al giorno entro giugno”.
Piano vaccini Italia: i numeri del flop. Come detto, stando al piano vaccini redatto dal commissario Figliuolo in Italia si sarebbe dovuto iniziare a fare 300.000 somministrazioni al giorno a partire dal 17 marzo e 500.000 a partire dal 14 aprile.
Stando al suo piano vaccini, in Italia dal 14 aprile si sarebbe dovuto iniziare a fare 500.000 somministrazioni al giorno, asticella questa raggiunta finora soltanto quattro volte nonostante le varie fanfare della maggioranza continuino a ripetere che ora le cose vanno bene. (Money.it)
Se ne è parlato anche su altri giornali
Almeno perché il generale ha lasciato aperto uno spiraglio, che per la nostra regione varrebbe un terzo di dosi supplementari Ieri sera Alberto Cirio, durante un incontro a Roma con il generale Francesco Figliuolo, commissario straordinario per l’emergenza Covid, ha appreso che tra giugno e luglio il Piemonte riceverà inderogabilmente almeno due milioni di dosi. (La Stampa)
Ieri, nel primo giorno di preadesione sono state 59.626 le persone tra i 50 e i 54 anni che si sono registrate su www.ilpiemontetivaccina.it. Il commissario straordinario garantisce a Cirio almeno due milioni di dosi tra giugno e luglio. (La Stampa)
Le campagne vanno adeguate Il commissario alza il target a 1 milione di vaccinazioni al giorno.«Il vaccino è stato studiato per una seconda somministrazione a 21 giorni. Il colosso: «Richiamo a 21 giorni». (La Verità)
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Si attendono altre 22mila dosi delle quali 10.700 di Pfizer arrivano oggi. Nessun problema per la seconda dose, oltre il 28esimo giorno il Cts ha ribadito che la seconda dose vaccini può slittare fino al 42esimo giorno e stamattina una nota di Pfizer lo ha confermato (Rete8)
Ma per arrivare al milione si dovrà attendere il nuovo incremento di forniture previsto per il terzo trimestre. Sarebbe dunque opportuno che da ciascuna Regione venissero smistati i vaccini per medici di medicina generale e farmacie", ha aggiunto Figliuolo. (Quotidiano Sanità)
