Riaperture, domani la cabina di regia: «Ok ristoranti a cena e coprifuoco alle 24». Ecco da quando

leggo.it INTERNO

Ultimo aggiornamento: Giovedì 15 Aprile 2021, 11:03

La seconda linea è invece il via libera già da subito (da lunedì 19 o da lunedì 26) nelle regioni in zona gialla.

Si avvicina il giorno delle riaperture, dopo questi mesi di lockdown, zone rosse, arancioni e gialle, e coprifuoco alle 22 che ci accompagna da quasi sei mesi.

Il premier Draghi però, scrive Il Messaggero, è ancora per la linea della prudenza, perché non vuole correre il rischio di riaprire per poi richiudere dopo un mese. (leggo.it)

La notizia riportata su altri media

Se è vero che dal 26 aprile i ristoranti potranno riaprire tanto a pranzo quanto a cena, lo è anche che potranno farlo solo quei locali che hanno a disposizione spazi degli esterni. L’importante è sempre rispettare il coprifuoco tra le ore 22 e le 5, indossare sempre la mascherina ed evitare assembramenti. (ilmessaggero.it)

Il ministro ha confermato che il coprifuoco dalle 22 alle 5 del mattino resta: "C'è un percorso di gradualità, non c'è un momento x in cui tutto cambia. "Resta vigente anche il modello per fasce – ha aggiunto Speranza – In caso di focolaio il nostro modello ci consente di leggere la variazione epidemiologica. (Fanpage.it)

Tutte le riaperture previste dal Governo: la roadmap. La roadmap del Governo prevede riaperture graduali fino all’inizio dell’estate. Dalla scuola ai ristoranti ai teatri: cosa apre il 26 aprile. Riaprono le scuole. (QuiFinanza)

Il testo completo di questo contenuto a pagamento è disponibile agli utenti abbonati POTRÒ ANDARE AL MARE GIÀ PER IL FINE SETTIMANA DEL PRIMO MAGGIO? (ilmattino.it)

“Per questa fase – ha detto Speranza -, la scelta del Governo è di conservare la limitazione oraria del cosiddetto coprifuoco ancora esattamente come è oggi vigente”. (Imola Oggi)

Torna la zona gialla a partire dal 26 aprile e resta il coprifuoco dalle 22 alle 5 (in cui sono consentiti esclusivamente gli spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità o motivi di salute), come misura per ridurre la diffusione del Coronavirus in Italia. (Adnkronos)