Gli aiuti di stato europei fanno male all'Italia. Parla l'Antitrust, sembra Palazzo Chigi (di A. Pira)
Parla Roberto Rustichelli, presidente dell'Antitrust, ma sembra di ascoltare il ministro delle Imprese, Adolfo Urso, o la presidente del Consiglio Giorgia Meloni. Le nuove regole europee sugli aiuti di Stato rischiano di frammentare il mercato unico e possono essere da freno allo sviluppo tecnologico del continente. Sotto accusa c'è il sistema che permette ai singoli Paesi di eguagliare i sussidi promessi da uno Stato extra-europeo per richiamare gli investitori. (L'HuffPost)
La notizia riportata su altri giornali
I dati sono contenuti nella relazione annuale sull’attività svolta dall’Autorità garante della concorrenza e del mercato, che nel 2023 ha concluso 11 istruttorie con contestazioni in quel settore. Pratiche commerciali aggressive per convincere i consumatori ad accettare modifiche unilaterali che peggiorano i prezzi dell’energia elettrica e del gas. (ilGiornale.it)
Il numero uno dell’Agcm ha elencato gli obiettivi raggiunti nella Relazione annuale dell'Autorità. Benefici per imprese e consumatori pari a 8,4 miliardi di euro, di cui 710 milioni nell'ultimo anno. (ilmessaggero.it)
Nel periodo gennaio 2023-marzo 2024 l'attività dell'Autorità in materia di tutela del consumatore "ha consentito la restituzione a 600mila consumatori di oltre 122 milioni di euro". (LA STAMPA Finanza)
Dalle battaglie legali con le big tech al dossier Chiara Ferragni, l’Antitrust tira le somme sulle linee di intervento e sulle criticità che danneggiano il mercato tra le quali la concorrenza fiscale e la normativa golden power (Milano Finanza)
Mercoledì 17 aprile, presso la Sala della Regina di Palazzo Montecitorio, il Presidente dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha infatti illustrato la Relazione Annuale sull’attività svolta nel 2023. (lentepubblica.it)
Ultim'ora News In materia di tutela del consumatore, l’Antitrust ha esaminato, tra gennaio 2023 e marzo 2024, 34.595 segnalazioni, ha concluso 102 procedimenti, di cui 40 con accertamento dell’infrazione e 48 con accoglimento degli impegni. (Milano Finanza)
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