Scontro tra due camion in autostrada, un morto

Il Messaggero Veneto ECONOMIA

Si tratta di un tamponamento tra due mezzi pesanti a seguito del quale ha perso la vita un cittadino serbo di 27 anni.

Numerosi i mezzi di soccorso giunti sul posto, anche l’elicottero del 118.

L’incidente nel tratto compreso tra Latisana e Portogruaro, all’altezza di Fossalta, in direzione Venezia. UDINE.

Un incidente mortale si è verificato nella mattinata di giovedì 8 aprile lungo l’autostrada A4, nel tratto compreso tra Latisana e Portogruaro, all’altezza di Fossalta, in direzione Venezia. (Il Messaggero Veneto)

La notizia riportata su altri giornali

Nel 2019 tenne in ostaggio 50 bambini di una scolaresca di Crema. È stata ridotta a 19 anni dalla Corte d’Assise d’Appello di Milano la condanna per Ousseynou Sy, l’autista senegalese che il 20 marzo 2019 dirottò, tenne in ostaggio e poi incendiò uno scuolabus con a bordo 50 bambini di una scolaresca di Crema senza fortunatamente riuscire a fare vittime. (LaPresse)

I difensori, avvocati Massimo Cescutti (per Santo) e Francesca Tutino (per il fratello Simone) avevano invece insistito per l’assoluzione, ribadendo quanto sostenuto in primo grado. (Il Messaggero Veneto)

Il legale di Sy: "Faremo certamente ricorso in Cassazione, Ousseynou non è un terrorista". (LaPresse) La corte d’Assise e d’Appello di Milano ha condannato a 19 anni l’autista dello scuolabus che nel marzo 2019 aveva dirottato il bus con a bordo due classi di studenti delle scuole medie di Crema, due professori e un’assistente scolastica. (LaPresse)

Di diverso parere il legale di Sy, l’avvocato Giovanni Garbagnati. Lo ha dichiarato l’avvocato Antonino Ennio Andronico, difensore di alcuni studenti rapiti da Ousseynou Sy. (LaPresse)

Nel 2019 tenne in ostaggio 50 bambini di una scolaresca di Crema. È stata ridotta a 19 anni dalla Corte d’Assise d’Appello di Milano la condanna per Ousseynou Sy, l’autista senegalese che il 20 marzo 2019 dirottò, tenne in ostaggio e poi incendiò uno scuolabus con a bordo 50 bambini di una scolaresca di Crema senza fortunatamente riuscire a fare vittime. (LaPresse)

«Il dolore più grande – lo sfogo del figlio Paolo, noto e stimato professionista – è non aver potuto abbracciarli e salutarli per l’ultima volta. Iginio e Dina Blarasin lasciano i figli Paolo e Ombretta e quattro nipoti (Il Messaggero Veneto)