La sparatoria iniziata in corso dei Mille, poi l'omicidio in via XXVII Maggio: ricostruito l'omicidio di Giancarlo Romano a Palermo

Giornale di Sicilia INTERNO

Prima il far west in corso dei Mille, poi l’ omicidio di ieri sera (26 febbraio), a Palermo, in via XXVII Maggio allo Sperone . La morte di Giancarlo Romano, 37 anni, è solo l’apice di un conflitto a fuoco esteso, che avrebbe coinvolto più soggetti per il controllo del traffico di stupefacenti. Ad avere la peggio, dunque, Romano, ucciso da tre colpi di pistola - quello fatale all’inguine - e l’amico Alessio Caruso, 29 anni, rimasto gravemente ferito all’addome e trasportato d’urgenza al Buccheri La Ferla, dove è stato necessario un intervento chirurgico per rimuovere la pallottola e salvargli la vita. (Giornale di Sicilia)

Ne parlano anche altre fonti

Hanno un nome gli assassini di Giancarlo Romano, sono stati fermati per ordine della procura distrettuale antimafia dai poliziotti della Squadra mobile e della Sisco, la sezione investigativa del Servizio centrale operativo. (La Repubblica)

Troupe Rai aggredita allo Sperone di Palermo mentre lavorava a un servizio sull’omicidio di Giancarlo Romano: l’episodio si è verificato lunedì sera e ha destato l’immediata reazione sia del TGR Sicilia sia della presidente della commissione di vigilanza Rai Barbara Floridia. (Quotidiano di Sicilia)

PALERMO – È stato un delitto di mafia. L’aggravante mafiosa viene contestata, infatti, in tutti i reati culminati nell’omicidio di Giancarlo Romano e del ferimento di Alessio Caruso. Il procuratore Maurizio de Lucia e i sostituti Enrico Bologna e Francesca Mazzocco hanno disposto il fermo di tre indagati: Camillo e Antonio Mira, padre e figlio, e lo stesso Caruso. (Livesicilia.it)

Svolta nell’omicidio di ieri sera avvenuto nel rione palermitano dello Sperone. Dopo una notte di indagini sono stati fermati dalla polizia padre e figlio che abitano nello stesso palazzo dove è avvenuta la sparatoria costata la vita a Giancarlo Romano, 37 anni, mentre è rimasto ferito in modo grave all’addome Alessio Caruso. (Grandangolo Agrigento)

Dopo una notte di indagini gli investigatori della Squadra mobile di Palermo hanno fermato due uomini per la sparatoria avvenuta nel quartiere Sperone nella tarda serata di ieri, 26 febbraio: sono padre e figlio e vivrebbero nello stesso palazzo da cui sono partiti gli spari che hanno provocato la morte del 37enne Giancarlo Romano e il grave ferimento del 29enne Alessio Salvatore Caruso, attualmente ricoverato all’ospedale Buccheri La Ferla. (Tag24)

I colpi, la mafia e la paura (Livesicilia.it)