Investimenti in criptovalute, spaventa il “buco” della New Financial Technology: prime denunce in Friuli

Il Messaggero Veneto ECONOMIA

Risparmi a rischio. Investimenti in criptovalute, spaventa il “buco” della New Financial Technology: prime denunce in Friuli. A Udine e Pordenone cresce la preoccupazione per il futuro della società trevigiana: potrebbero essere 6 mila le persone truffate. Valentina Voi

(Il Messaggero Veneto)

Se ne è parlato anche su altre testate

Proprio in questi giorni è emersa una frode che ha colpito oltre 6mila persone, tutta per “merito” di una azienda italiana. Il tutto è seguito con il blocco dei prelievi, ciò quindi impedisce all’investitore di ritirare in alcun modo il capitale. (TecnoAndroid.it)

Per questo in centinaia si sono già rivolti al Movimento Difesa del Cittadino che sta valutando una consulenza con un’azienda di cyber sicurezza per individuare la strada presa dai soldi. Gli investitori temono di essere stati truffati e che i loro soldi possano aver alimentato uno schema Ponzi finendo chissà dove». (Corriere)

Attualmente l'accesso a prelievi dai conti sarebbe bloccato e parte dei referenti della società si sarebbero resi irreperibili. Preoccupazione e tensione a Treviso per diverse migliaia di risparmiatori che hanno affidato capitali di varia importanza ad una società di Silea, per consentire investimenti in criptovalute, ed ora rischiano di veder bruciati i risparmi di una vita. (Oggi Treviso)

E se per adesso non è possibile sapere con sicurezza la cifra precisa, una certezza esiste: dei fondatori della New Financial Technology, nata nel trevigiano, ma con una sede legale a Londra al momento non c’è alcuna traccia. (Money.it)

I legali del Movimento stanno raccogliendo tutta la documentazione per gli esposti che saranno presentati entro la metà di settembre alla guardia di finanza di Treviso. Ma il mio obiettivo è lavorare a un piano di ristrutturazione societaria alle mie condizioni e restituire tutto il monte capitale ai clienti» (Corriere)