Oggi il governo decide il cambio di colore per le regioni: il Friuli la peggiore per incidenza, scontro tra chi vuole il lockdown e le riaperture

Il Messaggero Veneto INTERNO

contatti informali di questi giorni hanno evidenziato che una frattura dentro il governo c’è.

Anche se, dopo l’impegno assunto da Draghi in Parlamento, sulla riapertura di scuole materne ed elementari non ci piove.

O le riaperture totali di quella bianca, se qualche regione tornasse ad avere i numeri per entrarvi.

«Siamo nelle condizioni per costruire nei prossimi giorni una rete che sia disponibile per quando avremo i vaccini», ha detto Orlando (Il Messaggero Veneto)

Ne parlano anche altre testate

Per quanto riguarda i principali comuni, Trieste e Pordenone presentano le variazioni di maggiore entità (rispettivamente +16,3% e +16,7%). Si rileva inoltre un ulteriore lieve decremento delle nascite tra i residenti: da 7.495 nel 2019 a 7. (Telefriuli)

Sono inoltre 3.226 i test rapidi antigenici realizzati, dai quali sono stati rilevati 259 casi (8,03%). Dall'inizio della pandemia in Friuli Venezia Giulia sono risultate positive complessivamente 94.980 persone con la seguente suddivisione territoriale: 17.739 a Trieste, 45.857 a Udine, 18.867 a Pordenone, 11.456 a Gorizia e 1.061 da fuori regione. (triestecafe.it)

In breve, “reintrodurre le zone gialle dopo Pasqua” in Fvg e nel resto d’Italia per “andare verso una stagione di riaperture”. (triestecafe.it)

Nel frattempo, però, per i genitori e i bambini della nostra regione ci sono comunque buone notizie: le scuole saranno aperte anche in zona rossa, fino alla prima media, dopo Pasqua. Il decreto legge con le nuove misure arriverà in Consiglio dei ministri nei primi giorni della prossima settimana, probabilmente già martedì 30 marzo (TriestePrima)

area rossa : Campania, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Lombardia, Marche, Piemonte, Trentino, Puglia, Veneto. : Campania, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Lombardia, Marche, Piemonte, Trentino, Puglia, Veneto area arancione: tutte le altre. (Nordest24.it)

Lo scrive, in una nota, Cristiano Shaurli, consigliere regionale del Pd, che prosegue con un invito a guardare al Veneto. Le conseguenze sono già pesanti e non ci dica che la didattica a distanza può essere un sostituto integrale della scuola in presenza: chiunque sa che non è vero". (Udine Today)