Dalle concessioni balneari al catasto: riforme in stallo, è braccio di ferro col centrodestra

la Repubblica INTERNO

E ribadisce il no a nuove armi per Kiev di Serenella Mattera. Un'ora di colloquio a Palazzo Chigi tra il leader della Lega e il premier.

Senza intesa sulle licenze rischia di saltare la legge sulla concorrenza e la riforma del catasto, Ma il governo non intende rinviare lo sblocco delle gare per le concessioni delle licenze delle spiagge

Balneari, Salvini vede Draghi: "Troveremo accordo, ma servono indennizzi". (la Repubblica)

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Proprio il punto su cui fanno leva 7 parlamentari guidati dal capogruppo di Fdi in commissione Attività produttive della Camera, Roberto Zucconi. Ma Zucconi e gli altri sei deputati insistono per sollevare un conflitto di attribuzioni e la loro richiesta sarà esaminata il 25 maggio (Il Fatto Quotidiano)

Lo ha detto la leader di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni, a margine di un incontro ad Alessandria. Sul voto di fiducia sul ddl Concorrenza Meloni ha detto che si tratta di un fatto «molto grave, intanto perché Draghi è un presidente che non è stato scelto né direttamente né indirettamente che arriva alla sua 51esima fiducia» (ilmattino.it)

Lo ha detto la leader di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni, a margine di un incontro ad Alessandria. Balneari, Giorgia Meloni: "Il governo svende le aziende italiane alle multinazionali”. 21 maggio 2022. (Liberoquotidiano.it)

I successivi governi italiani o hanno traccheggiato o hanno ostacolato l’attuazione (il governo Conte I con una proroga-monstre al 31 dicembre 2033 si è segnalato per il consueto record negativo) o -pur mettendoci buona volontà – sono stati bloccati (la Repubblica)

"Come lo abbiamo trovato sul catasto", anche sulla riforma della concorrenza "conto che si arrivi ad un accordo", ha detto il leader della Lega lasciando Palazzo Chigi Mentre nell'intesa alla quale si lavora verrebbero rafforzati gli indennizzi per gli attuali titolari degli stabilimenti. (Adnkronos)

Balneari, Meloni: “Governo svende aziende italiane a multinazionali” 20 maggio 2022. Sul voto di fiducia sul ddl Concorrenza Meloni ha detto che si tratta di un fatto “molto grave, intanto perché Draghi è un presidente che non è stato scelto né direttamente né indirettamente che arriva alla sua 51esima fiducia” (Il Sole 24 ORE)