Coronavirus, in Sicilia poco più di cento nuovi casi e nessun morto nelle ultime 24 ore

PalermoToday INTERNO

Sono due dei dati contenuti nel bollettino diffuso oggi dal ministero della Salute che fotografano la situazione in Sicilia prima dell’arrivo della tanto attesa zona bianca.

Quasi invariato il saldo dei ricoveri per Covid e quello dei posti letto occupati nei reparti di terapia intensiva. Poco più di 135 nuovi casi di Coronavirus e nessun decesso nell’Isola nelle ultime 24 ore.

Il punto sulla campagna vaccinale. (PalermoToday)

Ne parlano anche altri media

La distribuzione di casi registrati per province vede: Palermo 21, Catania 33, Messina 12, Siracusa 7, Trapani 1, Ragusa 14, Agrigento 9, Caltanissetta 24, Enna 14 I guariti sono 190. (Vivi Enna)

La distribuzione di casi registrati per province vede: Palermo 21, Catania 33, Messina 12, Siracusa 7, Trapani 1, Ragusa 14, Agrigento 9, Caltanissetta 24, Enna 14 I guariti sono 190. (Vivi Enna)

Raggiungere i cittadini più anziani e fragili non ancora vaccinati ovunque si trovino, anche nelle aree più isolate. L'obiettivo è la vaccinazione di over 60 e soggetti fragili, ossia delle fasce di popolazione considerate a maggior rischio di contagio, nelle aree più remote e montuose. (La Sicilia)

'Italia da oggi è tutta bianca, rimane in zona gialla solo la Valle d'Aosta. Cosa non si può fare in zona bianca. (Tp24)

I guariti sono 190. Negli ospedali i ricoverati sono 265, 3 in meno rispetto a ieri, quelli nelle terapie intensive sono 26, 2 in meno rispetto al bollettino precedente. (Nuovo Sud)

Su input del Commissario straordinario all’emergenza Covid, generale Francesco Figliuolo, a seguito di una riunione operativa col presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci, si trovano sull’Isola i primi presidi vaccinali mobili, che stanno svolgendo un’attività di grande importanza sociale e umanitaria: la campagna d’immunizzazione nelle aree isolate – ossia nei paesi più difficilmente raggiungibili e dotati di presidi sanitari insufficienti – e a domicilio, raggiungendo una fascia di popolazione che molto difficilmente avrebbe accettato o semplicemente avuto l’opportunità di vaccinarsi a fronte di spostamenti, spesso difficoltosi, dal proprio domicilio. (Sicilia ON Press)