I veri responsabili del sabato romano “no vax”

Quotidiano Sanità INTERNO

Tra loro c’era anche il solito battaglione di chi vuole menare le mani e spaccare cose, preferibilmente contro le forze dell’Ordine: lo fanno allo stadio, la sera davanti ai bar, per loro i cortei sono come la prima alla Scala.

E tra di loro c’era gente che ha interpretato a modo suo le elucubrazione di qualche filosofo, a cui sono stati forniti palcoscenici sui giornali e televisioni, per arrivare alla conclusione che “la libertà” passa per il diritto di fare come gli pare, che non esistono obblighi, che la responsabilità è solo verso se stessi e al massimo la propria famiglia, considerata come proprietà privata tanto che qualche figlio deve rivolgersi alla magistratura per superare l’opposizione dei generatori alla vaccinazione. (Quotidiano Sanità)

Su altre testate

La sua storia la racconta Repubblica Roma:. “In ambulanza mi hanno iniettato un liquido senza dirmi cos’era, in ospedale mi hanno chiuso in una stanza video sorvegliata, mi hanno deriso e preso a calci. (L'HuffPost)

No Green Pass, l'aggressore del Policlinico: "Non sono un violento, non mi volevano dire cosa mi iniettavano" di Luca Monaco. (Repubblica Roma)

L’aggressore, un 50enne, si sarebbe rifiutato alle cure dei sanitari che, racconta a Repubblica, lo avrebbero deriso e preso a calci. Sabato sono stato aggredito e umiliato, in piazza e al pronto soccorso. (Il Riformista)

Il centro senologico integrato nasce con l'obiettivo di prendere a carico a 360 gradi le donne con questa patologia e affrontarla con un team di professionisti. "Un unico luogo in cui i servizi ruotano attorno alle donne e non viceversa - afferma l'assessore alla sanità della Regione Lazio Alessio D'Amato. (RomaToday)

Lo ha detto l’assessore alla Salute della Regione Lazio, Alessio D’Amato a 24 Mattino su Radio 24 Bisogna elevare il livello di sicurezza, a volte la presenza di un posto di Polizia è un deterrente nei confronti di chi vuole compiere atti violenti. (Il Messaggero)

Immaginate se in quei momenti doveva essere preso in carico un infartuato, avrebbe rischiato la vita". Ospite di 'In primo piano', rispondendo alla domanda se dopo le violenze al Pronto Soccorso dell'Umberto I, D'Amato ha spiegato quanto sia necessario aumentare la sicurezza negli ospedali: "Devono essere un deterrente contro chi vuole compiere atti violenti", ha aggiunto. (RomaToday)