Napoli, è morta Pupetta Maresca. Boss della camorra tra omicidi e fiction
Napoli, 30 dicembre 2021 - Pupetta Maresca è morta, la prima donna boss della camorra si è spenta all'età di 86 anni a Castellammare di Stabia, in provincia di Napoli.
Fu ritenuta anche la mandante dell'omicidio di Ciro Galli, uomo di Raffaele Cutolo, ucciso nel 1981
Pupetta divenne un boss di carattere, tanto da opporsi alla Nuova Camorra Organizzata di Raffaele Cutolo.
Pupetta la malavita campana l'aveva conosciuta fin da giovane, figlia di Alberto Maresca, un contrabbandiere, e nipote di Vincenzo Maresca, condannato a sette anni per l'omicidio del fratello Gerardo. (QUOTIDIANO NAZIONALE)
La notizia riportata su altre testate
Chi era "Pupetta". Arrestata perchè si pensava avesse ordinato l’omicidio di Aldo Semerari, il criminologo e psichiatra che aveva dichiarato pazzo Cutolo, fu poi assolta. Una vita tra mala e fiction, omicidi e concorsi di bellezza: a 86 anni è morta nella sua casa di Castellammare di Stabia, in provincia di Napoli, Assunta Maresca, più conosciuta come Pupetta, prima donna a essere considerata un boss. (Gazzetta del Sud)
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Una vita tra mala e fiction, omicidi e concorsi di bellezza: a 86 anni è morta nella sua casa di Castellammare di Stabia, in provincia di Napoli, Assunta Maresca, più conosciuta come Pupetta, prima donna a essere considerata un boss. (Rai News)
Poche donne hanno infranto il codice non scritto della mala (le donne a casa) come Assunta Maresca, detta Pupetta, morta ieri sera nella sua casa di Castellammare di Stabia, a 86 anni. (La Stampa)
Aveva anche sposato il boss Umberto Ammaturo nel 1970, da cui ha avuto due figli, Roberto e Antonella Una vita tra mala e fiction, omicidi e concorsi di bellezza: a 86 anni è morta nella sua casa di Castellammare di Stabia, in provincia di Napoli, Assunta Maresca, più conosciuta come Pupetta, prima donna a essere considerata un boss. (L'HuffPost)
IL PROCESSO Pupetta Maresca, la rivelazione: «Chiese lavoro per il. Assunta detta “Pupetta” era figlia di Alberto Maresca, un pericoloso contrabbandiere, e nipote di Vincenzo Maresca, condannato a sette anni per l'omicidio del fratello Gerardo. (Il Messaggero)
