Appello del Papa per il Congo. La città di Goma in Nord Kivu sconvolta dalla furia devastatrice del vulcano Nyiragongo. Italiani illesi (di F. Beltrami)

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Dal 12 maggio sono iniziate le operazioni militari contro le bande armate minori ottenendo ottimi risultati.

Ore drammatiche infatti per la popolazione di Goma, capoluogo della provincia del Nord Kivu, est del Congo.

Le operazioni militari continuano in previsione della grande offensiva contro le FDLR

Almeno 4000 i profughi sono ora assistiti nella vicina città ruandese di Gyseni presso varie scuole. (Farodiroma)

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– “La lava si è arrestata alla periferia nord della città e la speranza è che, nonostante il vulcano resti attivo, Goma possa essere risparmiata”: a parlare con l’agenzia Dire è Esther Nsapu, cronista nella regione del Kivu, alcune ore dopo l’eruzione del vulcano Nyiragongo (ilMetropolitano.it)

La città è stata salvata“, ha confermato il governatore della provincia del Nord Kivu, il generale Constant Ndima, secondo quanto riportato da Actualité Dopo essere fuggiti nella notte verso il vicino Ruanda in seguito all’eruzione del vulcano Nyiragongo, nel Parco nazionale Virunga, distante meno di 20 km, gli abitanti di Goma, capoluogo del Nord Kivu, nella Repubblica democratica del Congo, hanno iniziato a tornare nelle loro case. (MeteoWeb)

La lava ora sfiora la città di Goma e ne sta lambendo la periferia. Migliaia sono le persone in fuga, prese dal panico e sono 5 le persone morte in un incidente stradale, causato dalla confusione. (Il Quotidiano Italiano - Nazionale)

La lave ne semble pas se diriger vers la ville de Goma. Qui delle immagini girate nella notte da un elicottero del MONUSCO, l’operazione di peacekeeping dell’ONU in RDC:. (Focus on Africa)

La più antica riserva naturale dell'Africa inaugurata nel 1925, il Parco Virunga è un santuario per i gorilla di montagna, presenti anche in Ruanda e nella vicina Uganda. I turisti che si trovavano vicino al cratere al momento dell'eruzione del vulcano Nyiragongo nella Repubblica Democratica del Congo orientale sono "sani e salvi". (laRegione)

In Australia una delle principali cause di mortalità accidentale, specie tra surfisti, subacquei e bagnanti, è proprio dovuta agli attacchi degli squali tanto da diventare materia di studio: basandosi sui dati esistenti dell'Australian Shark Attack File, che vanno dal 1900 al 2020, gli studiosi hanno stabilito che è possibile arrivare fino a 1.800 potenziali vittime di attacchi di squali fino al 2066. (Tuttosport)