Cosa non torna nell’inchiesta su Toti

Nicola Porro INTERNO

Ieri è scoppiato il terremoto politico-giudiziario in Liguria. Il presidente Giovanni Toti è stato raggiunto da un’ordinanza di custodia cautelare con arresti domiciliari. L’ipotesi di reato è di corruzione per l’esercizio della funzione e per atti contrari ai doveri d’ufficio. Riflettori accesi sulle elezioni regionali del 2020, coinvolte altre nove persone tra le quali il capo di gabinetto del presidente ligure, Matteo Cozzani, l’imprenditore Aldo Spinelli e l’ad Iren Paolo Emilio Signorini. (Nicola Porro)

Se ne è parlato anche su altri giornali

E per Toti occorrerebbe distinguere le legittime accuse politiche che qualcuno potrebbe rivolgergli (culpa in vigilando, scelta discutibile dei collaboratori, ecc) dalle contestazioni giudiziarie vere e proprie. (Liberoquotidiano.it)

La Corte ha rigettato i ricorsi proposti dal Procuratore generale presso la Corte di appello di Genova e da una delle parti civili contro la sentenza della Corte di appello di Genova del 10 marzo 2023 che aveva assolto gli imputati dai delitti di omicidio colposo plurimo e disastro colposo. (Il Giornale d'Italia)

I fratelli Paletti guidano la società di sviluppo immobiliare Filcasa-Gruppo Paletti a Milano, insieme al fratelli Gino estraneo all'inchiesta. (MilanoToday.it)

Se invece lo si è solo nei confronti degli amici, si è ipocriti. Senatore Renzi, che idea si è fatto dei domiciliari a Giovanni Toti? Giustizia a orologeria, come suggerisce qualcuno? «Io penso che essere garantisti significhi rispettare le indagini e aspettare le sentenze. (ilmessaggero.it)

L'accusa di corruzione a carico del governatore della Liguria ma soprattutto la misura di custodia cautelare dopo diversi mesi di indagini qualche dubbio lo lascia: siamo ancora una volta di fronte a un'inchiesta a orologeria deflagrata proprio in vista di una consultazione elettorale? La risposta a questa domanda la darà solo il tempo. (Liberoquotidiano.it)

La battuta è relativa a una serie di rapporti pericolosi che Cozzani, nel 2020 al tempo coordinatore regionale della campagna elettorale per le regionali per la lista “Cambiamo con Toti Presidente”, aveva intessuto con alcune figure legate alla comunità siciliana dei riesini a Genova. (Genova24.it)