Gli affari armati dell'Italia con l'Egitto di al-Sisi (alla faccia di Zaki e Regeni)

Today.it ESTERI

Nelle scorse ore è stata trasmessa al Parlamento la Relazione governativa annuale sull’export di armamenti, richiesta dalla Legge 185/90 che regola la vendita estera dei sistemi militari italiani.

Nel 2020 il valore delle autorizzazioni per esportazioni di sistemi militari è di 3,9 miliardi di euro

Al secondo posto gli Stati Uniti con 456,4 milioni (+150 milioni) seguiti dal Regno Unito con 352 milioni (in calo di 67). (Today.it)

Ne parlano anche altre testate

Infine si attesta a 34.568.176 euro il valore complessivo delle 29 autorizzazioni accordate dall’Italia alla Turchia di Erdogan Che spiega: “Tra il 2015 e il 2019, sono state autorizzate esportazioni per un controvalore di 40 miliardi di euro. (Business Insider Italia)

Uno è senza dubbio il Qatar, quarto nella classifica dei principali acquirenti di armi italiane con 212 milioni di euro: 195 milioni in più rispetto al 2019, dopo le maxi-commesse del 2017 e 2018. L’aspetto che maggiormente preoccupa gli analisti, però, sono gli Stati di destinazione delle ultime autorizzazioni rilasciate. (Il Fatto Quotidiano)

Il generale Abdel Fattah al-Sisi, fino a pochi mesi prima Ministro della Difesa del governo Morsi (Fratellanza Musulmana), da pochi mesi aveva assunto il potere con un golpe e represso nel sangue le proteste. (Il Fatto Quotidiano)

In “Finché c’è guerra c’è speranza” Alberto Sordi interpreta un “commesso viaggiatore d’armi”: gira il mondo piazzando razzi e cannoni, eliminando la concorrenza con bustarelle piene di dollari. (la Repubblica)