Dalle aste giudiziarie al voto di scambio: tra gli indagati anche il sindaco di Paternò

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CATANIA – L’inchiesta di oggi denominata “Athena” e che ha portato all’arresto di 17 soggetti (clicca qui per leggere i nomi), ha consentito di accertare, sul territorio di Paternò, l’operatività del gruppo “Morabito-Rapisarda”, riconducibile al clan catanese “Laudani” intesi “Mussi ‘i ficurinia”, individuandone gli elementi di vertice, e i suoi rapporti con il clan storicamente contrapposto degli “Assinnata”, articolazione territoriale della famiglia di cosa nostra catanese “Santapaola-Ercolano”. (NewSicilia)

Ne parlano anche altre fonti

C’è anche il sindaco di Paternò, Antonino Naso, fra i 56 indagati dalla direzione distrettuale antimafia di Catania nel fascicolo sulle aste giudiziarie controllate dai clan nel capoluogo etneo e nel siracusano. (La Repubblica)

Le accuse degli inquirenti e la replica del sindaco Nino Naso (Livesicilia.it)

Coinvolto nell'indagine anche un assessore comunale (AGI - Agenzia Italia)

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Il reato ipotizzato, in concorso con due presunti esponenti del clan Morabito legato alla ‘famiglia’ Laudani di Catania, Vincenzo Morabito e Natale Benvenga, è di scambio elettorale politico-mafioso. (lasiciliaweb | Notizie di Sicilia)

PATERNO’ – “A Paternò, una città che da tempo ha bisogno di una svolta, le dimissioni del sindaco e della sua giunta sono più che auspicabili, se non urgenti e necessarie”. Così in una nota il segretario regionale e quello provinciale di Catania di Sinistra Italiana Pierpaolo Montalto e Giolì Vindigni sull’operazione Athena. (Livesicilia.it)