ANSA-BOX/Addio alla giornalista e scrittrice Luciana Boccardi - Libri - Altre Proposte

Ne 'La signorina Crovato' la Boccardi ci porta negli anni dal fascismo al dopoguerra.

Cresciuta in una famiglia di musicisti, nata a Venezia il 2 ottobre 1932, era vicina ai 90 anni.

"Se non muoio prima" aveva detto quando non era ancora uscito il secondo volume

Poi dai 19 anni ai 60 anni come ha raccontato in 'Dentro la vita' e infine alla vecchiaia.

Nelle intenzioni dell'autrice, 'La Signorina Crovato' doveva essere "il primo libro di una trilogia che va da metà '800 ai suoi 18 anni. (Ansa)

Se ne è parlato anche su altri giornali

Una donna che ha conosciuto la povertà dopo una tragedia familiare devastante, ma che grazie alla propria intraprendenza, genio e resilienza, è riuscita ad affermarsi diventando la giornalista di riferimento della Moda in Europa. (VeneziaToday)

Il marito, Virgilio Boccardi, caporedattore alla Rai, era scomparso tre anni fa. (ilgazzettino.it)

Luciana Boccardi è morta lo scorso 12 gennaio, mentre questa intervista andava in stampa. Quando, per la prima e unica volta, ci incontrammo a novembre, la trovai che mi aspettava sulla porta di casa appoggiata al girello. (La Repubblica)

Ne 'La signorina Crovato' la Boccardi ci porta negli anni dal fascismo al dopoguerra. "Se non muoio prima" aveva detto quando non era ancora uscito il secondo volume (Ansa)

Cresciuta al motto «mai paura di niente», Luciana incontra l’amore della sua vita, Virgilio Boccardi, giornalista Rai scomparso tre anni fa. Luciana Boccardi. Testimone vivente di mille vite e di tante carriere che davvero non si portano più, Luciana Boccardi, nata a Venezia nel 1932, è morta nella sua amata città il 12 gennaio di un anno in cui avrebbe compiuto novanta splendide e tormentate primavere. (Corriere della Sera)

In prima fila alle sfilate di Milano e Parigi, Luciana Boccardi è stata anche studiosa e di moda e di costume, fino ad arrivare alla scrittura. Pochi mesi fa aveva pubblicato il suo secondo romanzo autobiografico “Dentro la vita”. (La Nuova Venezia)