Schifani: “Una task force per affrontare l’emergenza siccità”

Livesicilia.it INTERNO

L'intervento del presidente sull'urgenza PALERMO – “Non possiamo tollerare che ci sia chi specula volgarmente sulla Sicilia per attaccare il governo e, cosi facendo, provare a recuperare qualche voto. L’emergenza siccità che vive la Regione non nasce oggi e non è certo imputabile al governo di centrodestra. Siamo perfettamente consapevoli della delicatezza della situazione, non a caso siamo già intervenuti con una serie di misure per attenuare la crisi e le sue ripercussioni sui cittadini e sui settori produttivi”. (Livesicilia.it)

Su altre testate

Non possiamo rischiare di avvicinarci all'estate e chiedere ai turisti di razionare l'acqua. Leggi tutta la notizia (Virgilio)

E il problema è stato quasi sempre affrontato con pochissima professionalità in un scenario politico con i protagonisti l’uno contro l’altro armati, più per spartire i benefici del potere piuttosto di risolvere una volta per tutte la questione idrica della provincia di Agrigento. (Sicilia ON Press)

Rischiano di saltare alcune teste alla Regione dopo la diffusione delle notizie sulle risorse necessarie alla Sicilia per affrontare la crisi idrica. (Giornale di Sicilia)

“Se volete vedere come potrebbe essere il deserto tra qualche anno, venite in Sicilia”, la (quasi) provocazione di un addetto ai lavori. Perché “caldo e siccità sono effetto del cambiamento climatico in corso che colpisce tutta Europa. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

E’ salato il prezzo della siccità che sta mettendo in ginocchio la Sicilia per la scarsità delle piogge. Per gli interventi definiti prioritari, l’Autorità di bacino del distretto idrografico dell’Isola ha stimato che servono investimenti per 720 milioni di euro, 130 milioni per le misure a breve termine e 590 milioni per quelle a medio termine. (BlogSicilia.it)

Perché la maledetta parola “emergenza”, perenne miserabile squillo di tromba in un Paese appisolato e imprevidente, deve echeggiare con petulante stupidità quando sappiamo tutti, e da quel dì, che non c’è, né è mai esistita, nessuna emergenza, né idrica, né sismica, agricola, industriale, sanitaria, sociale, politica, istituzionale: c’è solo un costante trascurare le cose in attesa che le cose si sfascino? La risposta che si dà al bar, in casi come questi, è: “Se non si è fatto niente, è perché nessuno ci poteva guadagnare qualcosa”. (la Repubblica)