Catalogna, l’indipendentismo è acqua passata. Il Psoe ora ci spera

il manifesto ESTERI

È il numero di elettori più alto che sia mai stato chiamato alle urne in Catalogna: più di 5 milioni e settecentomila catalane e catalani oggi devono scegliere chi occuperà i 135 seggi del parlamento catalano. Ma il voto nella seconda regione con maggiore Pil della Spagna (il 19%) dopo Madrid ha una valenza più che mai nazionale. Sulla piazza di Barcellona si scontrano non solo i partiti che hanno peso nazionale, ma anche partiti piccoli a livello spagnolo, ma molto forti localmente, che sono importanti stampelle per la fragile maggioranza parlamentare che sostiene il governo di Pedro Sánchez . (il manifesto)

Se ne è parlato anche su altre testate

Il premier spagnolo Pedro Sánchez torna a Barcellona per chiudere il comizio politico del PSC (il Partito dei Socialisti di Catalogna). Il candidato socialista, Salvador Illa, è il grande favorito per la vittoria alla elezioni in Catalogna del 12 maggio. (Il Sole 24 ORE)

MADRID (Trentino)

Se le previsioni dovessero essere confermate, per la prima volta all’assemblea catalana accederebbe una formazione indipendentista di ultradestra, sdoganando così una corrente politica che dalla fine del franchismo non ha mai avuto peso politico. (il manifesto)

La t-shirt è bianca con il disegno di una capigliatura rossa… BARCELLONA — «Voglio anch’io questa maglietta», scherza Pedro Sánchez volgendo lo sguardo verso un gruppo di giovani attivisti del socialismo catalano che si accalcano sul palco del padiglione di Vall d’Hebron, l’impianto olimpico di Barcellona ’92 scelto per la chiusura della campagna elettorale. (la Repubblica)

. I partiti protagonisti di queste elezioni sono tre, nonostante i candidati siano otto in totale. (Sky Tg24 )

Il candidato socialista, Salvador Illa, è il grande favorito per le consultazioni del 12 maggio LaPresse (LAPRESSE)