Quel silenzio osceno sulla Siria devastata dal terremoto

Il Primato Nazionale ESTERI

Roma, 7 feb – Un terremoto devastante, scosse che continuano a far tremare le case e un bilancio ancora tremendamente incerto. Una tragedia immane che ha colpito due nazioni che da anni si guardano in cagnesco, eppure unite da una striscia di terra che ci racconta secoli di storia. Poroso confine attraversato negli ultimi anni da un fiume informe di persone diverse, in direzione contraria: uomini, donne e bambini in fuga dalla guerra, truppe governative e terroristi fiondatisi in guerra, volontari di organizzazioni umanitarie accorsi nelle aree più colpite dalla guerra. (Il Primato Nazionale)

La notizia riportata su altri giornali

In queste concitate ore mentre si scava tra le macerie causate dal terremoto, in Occidente è subito scattata la gara di solidarietà con aiuti materiali, soccorritori, cani e tecnici specializzati, che sono arrivati nella zona del Sud-Est della Turchia e del Nord della Siria colpito da un sisma che è stato definito come mille volte superiore a quello tremendo che ha colpito Amatrice. (Money.it)

Il ministro degli Esteri fornisce aggiornamenti sui soccorsi dopo il sisma. “Ci sono notizie positive che arrivano dalla Siria per i soccorsi che possiamo portare, è stato attivato il meccanismo di protezione civile europeo e quindi possiamo inviare attaverso la Mezzaluna Rossa aiuti anche alla Siria. (LaPresse)

Chiara Saccardi, responsabile Middle East & South Caucasus di Azione Contro la Fame, organizzazione umanitaria internazionale specialista contro fame e malnutrizione infantile, a Fanpage.it: "Da anni impegnati in Siria, ora servono medicine, acqua potabile, cibo e riscaldamento per le basse temperature. (Fanpage.it)

“E’ stato attivato il meccanismo di Protezione civile europea, quindi possiamo inviare aiuti anche alla Siria attraverso la Mezzaluna Rossa. Molto probabilmente partirà una nave della Protezione civile e potremo inviare materiale attraverso il confine con la Turchia e aiutare il popolo siriano in maniera più concreta. (ilGiornale.it)

Damasco infatti si è trovata ad affrontare l'emergenza in un contesto di forte isolamento internazionale. Il terremoto dello scorso 6 febbraio ha colpito una Siria non indebolita unicamente dalla guerra. (InsideOver)

Lukaku può far rifiatare ora Dzeko, che rimarrà comunque essenziale e centrale nelle gerarchie del tecnico piacentino. Le sue prestazioni hanno cambiato le sensazioni di inizio stagione, l’attaccante ex Roma non sarà mai un panchinaro o un sostituto. (Inter-News)