Piscine e palestre, nuova giravolta: «Il tempo stringe ma ci adegueremo»

Il Gazzettino SALUTE

Il testo completo di questo contenuto a pagamento è disponibile agli utenti abbonati. GLI SPORTIVIPADOVA «Buongiorno, vorrei fare una nuotatina, giusto qualche vasca.

Dovrebbe mostrarci un documento d'identità ed il Green pass».

Dal 6 agosto sarà questo il dialogo tipo all'ingresso delle piscine.

O almeno questo è quanto finora si è compreso dalle prime dichiarazioni e dalle bozze del decreto girate ieri. (Il Gazzettino)

Ne parlano anche altre fonti

É questo quanto è stato deciso da Draghi una volta consultato il ministro della Salute Speranza e il Comitato tecnico scientifico. Secondo quanto stabilito l’ingresso a impianti sportivi (stadi o palazzetti) necessiterà di certificato vaccinale mentre per la capienza si passerà dal 25% al 50% in zona bianca all’aperto mentre 25% al chiuso. (Calciomagazine)

Il Green Pass sarà richiesto in zona bianca, gialla, arancione e rossa, laddove i servizi e le attività per cui è previsto siano consentiti. Il green pass dovrà essere essere esibito al bar e al ristorante per sedersi, se la consumazione avverrà all’interno del locale. (abruzzo independent)

Parole stanche quelle di Stefano Falcicchio, titolare delle palestre Corpus di Ancona, sul Green pass obbligatorio per allenarsi in struttura. La prospettiva di dover controllare in continuazione l'esito negativo di un tampone e l'identità di chi entra con il Green pass è un problema gestionale. (AnconaToday)

"Ben venga il green pass – è il commento di Enrico Casali, della palestra Champions River –, se è un modo per garantire continuità dell’attività e fornire ulteriori sicurezze agli utenti. "Ben venga il green pass – è il commento di Enrico Casali, della palestra. (il Resto del Carlino)

Sarà obbligatorio esibire la card con l’attestazione di almeno una dose di vaccino per accedere, al chiuso, a ristoranti, palestre, cinema e teatri. Serena Marrone, del ristorante “Il Testone”, non ne è convinta: «Sarebbe una cosa positiva – dice – se tutti rispettassero le regole. (Orticalab)

In zona gialla la capienza consentita non può essere superiore al 25 per cento di quella massima autorizzata e, comunque, il numero massimo di spettatori non può essere superiore a 2.500 per gli impianti all'aperto e a 1.000 per gli impianti al chiuso. (Cuneocronaca.it)