Arrestato lo storico referente dei precari palermitani. Indagati la sua “costola” e il figlio di un killer

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PALERMO – Stamattina, all’alba, i carabinieri del Comando Provinciale di Palermo hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia, emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Palermo. Tre arresti oggi a Palermo Tra gli arrestati – in totale tre – vi è anche l’ex consigliere comunale di Palermo di FdI Mimmo Russo. Storico referente dei precari palermitani, è accusato di concorso esterno in associazione mafiosa, voto di scambio politico-mafioso, concorso in estorsione aggravata e concorso in corruzione per atti contrari ai doveri d’ufficio. (NewSicilia)

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È quanto emerge dall’inchiesta coordinata dalla Dda di Palermo. «Tu devi votare, che i figli di quelli in galera devono entrare», diceva il politico, non sapendo di essere intercettato, a un sindacalista che doveva sostenerlo alle elezioni comunali di Palermo del 2022. (Giornale di Sicilia)

È emersa così l’esistenza di un comitato d’affari che si stava occupando della costruzione a Palermo, nel quartiere Roccella, di un ipermercato. L’indagine che oggi ha portato all’arresto per mafia e voto di scambio dell’ex consigliere comunale Mimmo Russo nasce da alcune intercettazioni a carico di un gruppo imprenditoriale impegnato nella realizzazione di due centri commerciali. (Giornale di Sicilia)

Politico di lungo corso, negli anni Novanta consigliere di circoscrizione, poi, dal 2001 al 2022, consigliere comunale, Mimmo Russo, arrestato oggi per concorso esterno in associazione mafiosa, voto di scambio, corruzione ed estorsione, ha cambiato più volte casacca politica passando da Alleanza Nazionale, al Mpa, da Azzurri per l’Italia al movimento Palermo 2022 che sosteneva Leoluca Orlando, fino ad approdare a Fratelli d’Italia. (Giornale di Sicilia)

Tutto in cambio di voti per le elezioni comunali di Palermo e posti di lavoro. Politica, mafia, massoneria a braccetto per modificare i piani urbanistici e favorire l’apertura di attività come un centro commerciale. (Today.it)

Le accuse sono a vario titolo di concorso esterno in associazione mafiosa, estorsione aggravata, corruzione, traffico di influenze illecite. (Fanpage.it)

Insieme a Russo sono indagati Gregorio Marchese, definito dal gip la “costola” del politico e figlio dello storico killer della famiglia mafiosa di Corso dei Mille, Filippo Marchese, e il consulente d’azienda Achille Andò. (Open)