La pandemia colpisce anche l’export di armi: nel 2020 cala del 25%, quasi 4 miliardi in totale

Il Fatto Quotidiano ESTERI

Uno è senza dubbio il Qatar, quarto nella classifica dei principali acquirenti di armi italiane con 212 milioni di euro: 195 milioni in più rispetto al 2019, dopo le maxi-commesse del 2017 e 2018.

La pandemia non ha risparmiato nemmeno il settore della produzione di armamenti, nonostante l’industria bellica italiana non si sia mai fermata anche nei periodi di restrizioni più rigide.

L’aspetto che maggiormente preoccupa gli analisti, però, sono gli Stati di destinazione delle ultime autorizzazioni rilasciate. (Il Fatto Quotidiano)

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Nel 2020 il valore delle autorizzazioni per esportazioni di sistemi militari è di 3,9 miliardi di euro Nelle scorse ore è stata trasmessa al Parlamento la Relazione governativa annuale sull’export di armamenti, richiesta dalla Legge 185/90 che regola la vendita estera dei sistemi militari italiani. (Today.it)

Sono passati quasi cinquant’anni, ma quelle figure non sono scomparse: adesso si chiamano broker o consulenti e fatturano le loro prestazioni, spesso indispensabili per concludere un contratto militare in Africa o Medio Oriente (la Repubblica)

Le esecuzioni sono avvenute nel silenzio più totale e la notizia è stata comunicata ai familiari a cose ormai fatte. Il generale Abdel Fattah al-Sisi, fino a pochi mesi prima Ministro della Difesa del governo Morsi (Fratellanza Musulmana), da pochi mesi aveva assunto il potere con un golpe e represso nel sangue le proteste. (Il Fatto Quotidiano)

Numeri di certo lontani dai picchi segnati nel 2015 (8,2 miliardi), 2016 (14,9 miliardi) e 2017 (10,3 miliardi). Che spiega: “Tra il 2015 e il 2019, sono state autorizzate esportazioni per un controvalore di 40 miliardi di euro. (Business Insider Italia)