Il Viminale, "è valido il voto con la sola scritta del nome 'Giorgia'"

AGI - Agenzia Italia INTERNO

La conferma arriva dal manuale di istruzioni per il voto inviato ai presidenti di seggio e scrutatori per le precedenti elezioni Europee del 2019 e che sarà replicato anche in occasione della tornata elettorale dell'8 e 9 giugno (AGI - Agenzia Italia)

Se ne è parlato anche su altre testate

Sulle schede elettorali è possibile scrivere soltanto il nome di battesimo del candidato, senza che questo invalidi il voto. Secondo quanto espresso dalle norme vigenti, alle quali fanno riferimento fonti del ministero dell’Interno, infatti, il voto attribuito risulta valido anche “utilizzando espressioni identificative quali diminutivi o soprannomi, comunicate in precedenza agli elettori, in quanto modalità di espressione della preferenza che può essere usata da qualunque elettore”. (LAPRESSE)

Lei vuole essere la più amata dagli italiani, una riedizione della Cuccarini in chiave politica“. “La Meloni con questa soluzione propagandistica di scrivere il nome ‘Giorgia’ sulla scheda elettorale per le europee vuole far dimenticare l’aspetto molto autoritario che è venuto fuori dal suo partito e dalla sua attività di governo. (Il Fatto Quotidiano)

Non è la prima volta che accade, certo: da quel «io sono Giorgia...», declamato in piazza San Giovanni come paradigma di donna e leader irriducibile E, da parte sua, di farsi riconoscere elettoralmente proprio così. (Secolo d'Italia)

Eccola, la “soglia minima” a cui punta l’operazione lanciata da Giorgia Meloni sulla spiaggia di Pescara: «Votate Giorgia». L’asticella è scritta ancora a matita ma è ben presente nei ragionamenti dei dirigenti di Fratelli d’Italia. (ilmessaggero.it)