Gianfranco Fini condannato a 2 anni e 8 mesi di carcere

RSI.ch Informazione INTERNO

Il tribunale di Roma ha condannato l’ex ministro degli Esteri ed ex presidente della Camera Gianfranco Fini a due anni e otto mesi di carcere, per il suo ruolo nella vendita di un appartamento a Montecarlo di proprietà del suo partito politico di allora, Alleanza Nazionale (AN). Elisabetta Tulliani, compagna di Fini, è stata condannata a cinque anni come il padre Sergio, mentre il fratello Giancarlo a sei anni. (RSI.ch Informazione)

Su altri giornali

I Carabinieri della Stazione di Alatri hanno eseguito un ordine di carcerazione emesso dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Frosinone, nei confronti di un 45enne di Alatri già gravato da precedenti penali. (Frosinone News)

E le decisioni prese al G7 sull’ambiente, con un’importante apertura sull’energia nucleare di quarta generazione. È di questi argomenti che ci occupiamo oggi in «Giorno per giorno», il nostro podcast quotidiano con le notizie più importanti delle ultime 24 ore raccontate da Paola Di Caro, Luigi Ippolito, Carmine Festa. (Corriere della Sera)

Che cosa ha svelato Sallusti sui bisticci tra Fini e Berlusconi (Start Magazine)

Il cognato di Fini non si aspettava la condanna a 6 anni, anzi fermamente credeva nell’assoluzione piena: «Io ho fatto lobbying, non riciclaggio», la sua delusione scaturiva limpida dal vivavoce dell’avvocato. (Corriere Roma)

Fini, però, intervistato dal Corriere della Sera, ha anche sottolineato che "non c’è stato accanimento. "È stato un processo paradossale con una sentenza illogica": così l'ex presidente della Camera Gianfranco Fini ha commentato la condanna in primo grado a 2 anni e 8 mesi di carcere per aver autorizzato la vendita di "quella maledetta casa a Montecarlo". (Liberoquotidiano.it)

Ha perso tutto a Montecarlo. Ora si può fare il punto sulla grande roulette della vita di Gianfranco Fini. Ora che il futuro dell’ex leader di Alleanza Nazionale è segnato (condanna di 2 anni e 8 mesi per “concorso morale in riciclaggio”, contro i 5 anni alla compagna e 6 al cognato e i 5 al suocero: quando si dice il senso della famiglia), fermo restando i doverosi appelli che gli riserva la giustizia degli uomini; bè, ora la domanda sorge spontanea. (Liberoquotidiano.it)