Trasporto di mezzi pericolosi in Trentino, 21 multe della Polstrada

Trentino SALUTE

Anche la Polizia stradale di Trento ha condotto nei giorni 29 e 30 giugno l'operazione nazionale «Alto impatto» finalizzato al controllo dei veicoli per il trasporto di merci pericolose.

In totale, per le sole irregolarità in materia di trasporto di merci pericolose sono state comminate multe per un totale di 5.245,40 euro.

In Trentino sono stati controllati 19 veicoli industriali, di cui 9 di nazionalità italiana e 10 comunitari e sono state riscontrate 21 violazioni, 19 relative alla specifica normativa (2 per aspetti relativi alla regolarità della documentazione, 11 relativi ai veicoli e 6 inerenti la dotazione di sicurezza da avere obbligatoriamente al seguito per il trasporto di merci pericolose); elevate altre 2 sanzioni per violazioni della normativa sul trasporto di merci, comune a tutti i veicoli industriali. (Trentino)

Se ne è parlato anche su altri giornali

Il rapporto quotidiano dell’Azienda provinciale per i servizi sanitari oggi parla di 6 nuovi casi positivi al Covid 19. L’indagine epidemiologica è in corso ed oggi infatti sono stati riscontrati altri 5 positivi, tutti presenti ad un ritrovo di questa comunità organizzato la sera del 21 giugno scorso. (la VOCE del TRENTINO)

(qui articolo pubblicato ieri sera sui controlli a Trento). Particolare attenzione, in considerazione anche del particolare momento storico e sanitario, è stata attuata nei confronti dei numerosi esercizi pubblici controllati. (la VOCE del TRENTINO)

Numerosi, inoltre, i controlli agli esercizi commerciali e diversi sequestri amministrativi di modiche sostanze stupefacenti. Nel corso dei controlli sono stati individuati e controllati oltre 30 pregiudicati, ponendo, in questo modo, un'azione concretamente preventiva per limitare il raggio di azione criminale dei predetti. (Trentino)

“Potenzialmente ci si potrà inoltre affacciare anche a mercati appartenenti ad altre realtà regionali, nazionali ed internazionali”, ha affermato fiducioso Spinelli. (il Dolomiti)

Così il ministro dell'Ambiente, Sergio Costa in un post su Facebook in cui si dice in disaccordo totale «con l'ordinanza del Presidente della provincia autonoma di Trento» annunciando l'invio di una diffida «affinchè si fermi». (Trentino)

Sulla legge – è la critica di parte dell’opposizione – pende la possibilità di impugnazione per incostituzionalità, non avendo il trentino piena competenza sul tema. Si tratta del resto di esprimere la volontà manifestata da molti, ovvero quella di tutelare i lavoratori, ma anche le stesse famiglie. (Secolo Trentino)