Non è vero che secondo Ema ci sono stati oltre 30 mila decessi «per le vaccinazioni anti Covid-19»

facta.news ESTERI

Questi numeri ufficiali forniti dall’Ema, è necessario ribadire, non mostrano le reazioni avverse e i decessi causati dalla vaccinazione contro la Covid-19.

L’Ema gestisce il sistema EudraVigilance.

Il 23 novembre 2021 su Facebook è stato pubblicato un post in cui si legge che in base ai dati dell’Agenzia europea per i medicinali (Ema) ci sarebbero state «1.163.356 reazioni avverse e 30.551 decessi per le vaccinazioni anti Covid-19». (facta.news)

Su altre testate

#COVID19 #VaccinesWork pic.twitter.com/mORrrQOPsj — European Commission 🇪🇺 (@EU_Commission) November 23, 2021. (L'Arena)

La matematica non è un’opinione e parla chiaro del valore dei vaccini. La matematica non è un’opinione e parla chiaro del valore dei vaccini. Un cinguettio della Commissione Europea per far percepire a tutti, in maniera immediata, come le persone completamente vaccinate abbiano decisamente meno probabilità di morire di Covid19 rispetto a quelle non vaccinate. (altovicentinonline.it)

Al primo posto l’Irlanda: un tasso di vaccinazione pari al 93% ha permesso di registrare solo 15 morti per milione di abitanti L’Italia, grazie alla copertura vaccinale dell’82%, ha registrato negli ultimi 14 giorni 9 morti ogni milione di cittadini. (Yahoo Notizie)

Come glielo spieghi che il vaccino è ad oggi l’unico strumento per ridurre al massimo le possibilità di finire in terapia intensiva? Che sei non vaccinati su dieci sono in terapia intensiva contro il 26% che invece ha inoculato il vaccino. (Il Sole 24 ORE)

Al contrario, nei Paesi dove la copertura vaccinale è più bassa, il numero di morti per abitante è molto più alto. I dati mostrano che più è alto il tasso di vaccinazione, più basso è il tasso di mortalità. (Sky Tg24)

Il fatto che alcuni Paesi Ue con elevati tassi di vaccinazione abbiano ricoverati in ospedale molti pazienti covid pienamente vaccinati si spiega con l'effetto combinato dell'aumento dei tassi di vaccinazione, dato che i vaccini forniscono una protezione elevata, ma non totale, dalla malattia grave, e del "degradarsi" nel tempo dell'immunità data dal vaccino. (Adnkronos)