Natalità, oggi Roccella, ieri Andreotti e Fini: quando il politico viene contestato

LAPRESSE INTERNO

Tante volte sono stati contestati e fischiati per i motivi più disparati, tra loro ci sono anche Berlusconi, Minniti, Padoa-Schioppa e Napolitano Contestazioni agli Stati generali della Natalità a Roma. Quando è intervenuta la ministra per la Famiglia Eugenia Roccella un gruppo di studenti in platea ha alzato alcuni cartelli con su scritto ‘Decido io’, riferendosi all’applicazione della legge 194 sull’aborto. (LAPRESSE)

Se ne è parlato anche su altre testate

La scrittrice Chiara Valerio, unica donna citata tra gli intellettuali — gli altri sono Antonio Scurati, Roberto Saviano e Nicola Lagioia — risponde così alla critica dell’esponente del governo. (Corriere della Sera)

Le contestazioni alla ministra per la Famiglia Eugenia Roccella, agli Stati Generali della Natalità, da parte di un gruppo di studenti hanno finito per monopolizzare l’attenzione sull’opportunità o meno delle stesse contestazioni, facendo passare in secondo piano la stessa convention. (LA NOTIZIA)

Perché?«Io a Roccella esprimo solidarietà piena, perché siamo irriducibilmente antifascisti - risponde l’ex ministro del Pd, capofila dei cattodem -. Graziano Delrio, il Pd è sembrato timido nell’offrire solidarietà alla ministra Roccella. (la Repubblica)

Contestazione agli Stati generali della Natalità in corso a Roma all'indirizzo della ministra per la Famiglia, Eugenia Roccella. Una di loro è poi stata invitata a salire sul palco: «Sui nostri corpi, decidiamo noi», ha detto, leggendo un comunicato. (Il Dubbio)

“Ragazzi ma noi siamo d’accordo, nessuno ha detto che qualcun altro decide sul corpo delle donne, proprio nessuno. È per questo che siamo qui, perché le donne oggi non decidono sul proprio corpo, non decidono fino in fondo e liberamente se avere figli. (Il Sole 24 ORE)

Contestata la ministra per la Famiglia Eugenia Roccella ma anche il modello 'Dio, Patria e Famiglia», l'inserimento nei consultori dei Pro Vita e l'idea che le donne «debbono necessariamente fare figli» perché «Sul mio corpo decido io». (ilmessaggero.it)