Mine anticarro, mitragliatrici e fucili: l'arsenale da guerra scoperto nel Barese è il più grande mai sequestrato

Notizie - MSN Italia INTERNO

Sono in corso le indagini per verificare la proprietà delle armi.

Mine anticarro, mitragliatrici e fucili: l’arsenale da guerra scoperto nel Barese è il più grande mai sequestrato. La Stampa 12 ore fa. Ci sono 65 fucili mitragliatori d'assalto (Uzi, Kalashnikov, AK47, M12, AR15); 33 fucili, tra cui carabine di precisione; 99 pistole; mine anticarro; bombe a mano; 300 detonatori e 10 silenziatori tra le armi sequestrate dalla squadra mobile di Bari in un arsenale di Altamura, su disposizione della Direzione distrettuale antimafia di Lecce (Notizie - MSN Italia)

La notizia riportata su altri giornali

Per la Polizia potrebbe essere "il più imponente sequestro di armi effettuato nel Paese". (LaPresse) Dai fucili d’assalto alle mine anticarro e alle bombe a mano. (LaPresse)

Tutte le armi sono state sequestrate dalla Squadra Mobile di Bari, su disposizione della Dda di Lecce. Le armi sono state trovate nascoste in una botola murata e sigillata e sopra appoggiati una cucina e un frigorifero. (VideoAndria.com)

All’esito degli accertamenti, gli agenti della Squadra mobile, su disposizione della Dda di Lecce, hanno deciso di intervenire per sequestrare l’ingente arsenale da guerra. Le armi sono state trovate in un nascondiglio all’interno della masseria durante lunghe indagini che si sono avvalse di intercettazioni ambientali, telefoniche, pedinamenti e ricognizioni fotografiche. (Telebari)

Un vero e proprio arsenale, quello che gli agenti della Squadra Mobile di Bari ha sequestrato in una masseria di Andria, nel Nord Barese. Il provvedimento di sequestro è stato disposto dalla Direzione distrettuale antimafia di Lecce (Il Fatto Quotidiano)

All’esito degli accertamenti, gli agenti della Squadra mobile, su disposizione della Dda di Lecce, hanno deciso di intervenire per sequestrare l’ingente arsenale da guerra. (StatoQuotidiano.it)

Le armi sono state trovate in un nascondiglio all'interno della masseria durante lunghe indagini che si sono avvalse di intercettazioni ambientali, telefoniche, pedinamenti e ricognizioni fotografiche. (RagusaNews)