Da Salini Impregilo a WeBuild: nuovo nome per il big italiano delle costruzioni

ilSaronno ECONOMIA

Per i prossimi 3 anni è stato stimato in 630 miliardi di euro il valore dei progetti di interesse per il gruppo italiano.

Un’operazione “di sistema” senza precedenti che guarda a un mercato delle costruzioni di dimensioni molto significative nel prossimo triennio 2020-2022 (quasi 18.000 miliardi di euro).

A fianco della famiglia Salini, che controlla la società con una partecipazione del 44%, tra i soci principali ora ci sono importanti investitori istituzionali stranieri oltre alla Cassa Depositi e Prestiti con il 18% e le tre principali banche italiane, Intesa Sanpaolo, Unicredit e Banco Bpm, alle quali congiuntamente fa capo circa l’11% di WeBuild. (ilSaronno)

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WeBuild, il nome scelto dal consiglio di amministrazione e che ora va approvato dagli azionisti, nasce con obiettivi ambiziosi. Presto perfezionerà l’acquisizione di Astaldi per poi proseguire con ulteriori ampliamenti del perimetro, con l’obiettivo di arrivare a un giro d’affari di 14 miliardi di euro con un portafoglio ordini di oltre 60 miliardi. (Reggionline)

Main First assegna un buy a:. Societe Generale valuta buy:. STMicroelectronics con target price di 29,30 euro, migliorato dai precedenti 26,5 euro. (Finanza Operativa)

Salini-Impregilo manda in archivio un passato ricco di successi e riparte da WeBuild, il nuovo nome con cui il leader italiano si presenterà sul mercato interno e su quelli internazionali e che in inglese ha un significato decisamente evocativo: Noi costruiamo. (QC QuotidianoCanavese)

Presto perfezionerà l’acquisizione di Astaldi per poi proseguire con ulteriori ampliamenti del perimetro, con l’obiettivo di arrivare a un giro d’affari di 14 miliardi di euro con un portafoglio ordini di oltre 60 miliardi. (LuccaInDiretta)

A fianco della famiglia Salini, che controlla la società con una partecipazione del 44%, tra i soci principali ora ci sono importanti investitori istituzionali stranieri oltre alla Cassa Depositi e Prestiti con il 18% e le tre principali banche italiane, Intesa Sanpaolo, Unicredit e Banco Bpm, alle quali congiuntamente fa capo circa l’11% di WeBuild. (Basilicata24)

Una volta perfezionata l’acquisizione di Astaldi il consolidamento dovrà proseguire con ulteriori ampliamenti del perimetro, con l’obiettivo di arrivare a un giro d’affari di 14 miliardi e un portafoglio ordini di oltre 60 miliardi. (sassuolo2000.it - SASSUOLO NOTIZIE - SASSUOLO 2000)