Natalie Portman, star di "May December": «Ho un intero guardaroba pieno di maschere»

Per lungo tempo Natalie Portman è stata considerata una star pudica. Aveva iniziato a lavorare a 11 anni, e non in un film qualunque. Léon, di Luc Besson, in cui assoldava un killer per far fuori chi le aveva sterminato la famiglia. Ci sono cose che fanno crescere in fretta. Poi – erano passati vent’anni – aveva interpretato una lap dancer in Closer, film piuttosto tosto con dialoghi che facevano l’effetto delle unghie sulla lavagna («Mentire è la cosa più divertente che una ragazza possa fare senza togliersi i vestiti, ma se se li leva è meglio»). (Io Donna)

La notizia riportata su altri giornali

https://www. Montaggio: Affonso Gonçalves (BergamoNews.it)

In un film, che al di là delle apparenze soffici e investigative, si pone, certo non per la prima volta, lo scandaglio di come realtà e rappresentazione dialoghino senza trovare un soddisfacente compimento (quanti specchi presenti…), questi sono i momenti più significativi, secondi solo al finale, nel quale ogni tentativo del biopic fizionale, sempre più ripetitivo, di copiare in modo esaustivo la realtà, si rivela inevitabilmente fallimentare. (ilgazzettino.it)

(Adnkronos) – (Il Giornale dell'Umbria – il giornale on line dell'Umbria)

"Allora, quali erano le tue aspettative?" "Che questa serata andasse bene, che i miei figli mi amassero, e la mia vita fosse perfetta." "Questo era un po' naïf." "Io sono naïve, lo sono sempre stata. In qualche modo, è stato un dono. (Movieplayer)

Parte da qui May December, il nuovo film di Todd Haynes, con protagonisti Natalie Portman, Julianne Moore e Charles Melton, presentato in concorso a Cannes 76, candidato agli Oscar 2024 nella categoria Miglior sceneggiatura originale. (Riviera Oggi)

È un'atmosfera soffocante, dolciastra, fastidiosa, quella che si respira fin dalle prime scene del nuovo film di Todd Haynes, che mette in scena il classico duello da «Eva contro Eva» tra due attrici che hanno sempre la capacità di avviluppare lo spettatore nelle spire della loro abilità. (Corriere)